Cremona, una proposta: conservare le ceneri in chiesa

Urne cinerarie con le facce, origine Francia, presso il museo archeologico di Strasburgo
Urne cinerarie con le facce, origine Francia, presso il museo archeologico di Strasburgo – fonte Wiikipedia https://goo.gl/3VWTQN

Come sappiamo, la pratica della cremazione ha visto una lunga e non ancora forse completata evoluzione delle posizioni della Chiesa Cattolica che la ammette, con alcune remore, oramai da oltre cinquant’anni. La recente Istruzione della Congregazione per la Dottrina della Fede dell’ottobre 2016 è nuovamente intervenuta su questo tema, stabilendo che «le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero» o «se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo dalla competente autorità ecclesiastica».

Questo «se è il caso» ha spinto i sacerdoti più “creativi” o “innovativi”, come don Andrea Foglia, parroco di S. Abbondio, a Cremona ad avanzare una proposta: ospitare all’interno delle chiese le ceneri dei defunti cattolici. L’Istruzione Ad resurgendum cum Christo non esclude tale eventualità. Il documento specifica anzi che ciò potrebbe «contribuire a ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera ed al ricordo dei parenti e della comunità cristiana» e in più eviterebbe il rischio di «pratiche sconvenienti o superstiziose».

Don Foglia non è solo in questa proposta, e anche in un altro comune cremonese, Soresina, con le medesime motivazioni pastorali, si sta pensando a soluzioni analoghe. Lo conferma don Angelo Piccinelli, parroco di Soresina: «Ci stiamo pensando, ne avevo parlato anche al vicario generale»