Testo unificato “Maturani”… ancora non ci siamo…
Da tempo si sottolinea la necessità di elabora un testo, meglio una proposta, legislativa “condivisa” per sperare nell’approvazione di una legge di riforma del settore, ovviamente buona, nel corso della legislatura.
Tutti siamo, infatti, consapevoli che il settore funerario soffre da tempo l’assenza di disposizioni aggiornate e funzionali alla tutela delle famiglie ed allo sviluppo professionale del settore capaci di unificare le disposizioni regionali degli ultimi dieci anni.
Lo andiamo predicando da tempo subendo bacchettate da parte di esponenti più o meno autorevoli, o rappresentativi, o nuovi “soloni”, ma perseguendo, tenaci, questa strada.
L’ultimo sforzo, con un buon risultato, è stato ottenuto grazie al costante e proficuo rapporto collaborativo tra le più significative e rappresentative Organizzazioni del settore a livello nazionale e nello specifico Federcofit (Federazione del Comparto Funerario Italiano), Feniof (Federazione Nazionale delle Imprese di Onoranze Funebri), Assocofani (Associazione dei produttori di cofani ed accessori).
Queste Organizzazioni hanno trovato una sintesi delle loro posizioni in una proposta concreta che è stata, sostanzialmente, adottate da numerosi Senatori e presentata nella Commissione competente del Senato (AS2492).
Avevamo posto molte speranze nell’intervento della Sen. Maturani, incaricata di definire un testo capace di una sintesi tra le varie proposte depositate al Senato sulla riforma della funeraria.
Il testo elaborato e, recentemente pubblicato, lascia non solo l’amaro in bocca, ma potrebbe sollevare anche qualche reazione piccata per alcune esplicite “provocazioni” che non stimolano la pacata riflessione ed il ragionevole e razionale confronto.
Di fatto siamo di fronte all’originaria ipotesi di riforma presentata dal Sen. Vaccari incapace di governare processi di riforma e di trasformazione del “sistema” nelle articolazioni maturate nel corso dei decenni nelle varie regioni italiane.
Gli assetti definiti, per limitarsi agli aspetti funebri, dall’impostazione “Maturani” che si basano sull’impresa funebri di almeno n. 300 servizi funebri, sono lontani mille miglia dalla realtà di numerose regioni italiane quali Umbria, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, per fare solo alcuni esempi, dove imprese di queste dimensioni si possono considerare “mosche albine” a causa anche della conformazione del territorio, delle vie di comunicazione, ecc. ecc..
Una forzatura di tale assetto senza la necessaria applicazione di una corretta programmazione territoriale indurrebbe alla conseguente denaturalizzazione e cancellazione di numerosissime imprese storiche presenti su tali territori costringendole non solo a perdere, per legge, il loro mercato a vantaggio di altri, ma anche a dover diventare “agenti” di nuove e inglobanti ed ingombranti figure commerciali di probabile dubbia provenienza e privilegiando specifici interessi personali o di una singola e parziale espressione del settore.
Vogliamo introdurre nel quadro normativo quei necessari elementi di tutela della concorrenza e dei dolenti che oggi risultano necessari per rendere il settore funebre e cimiteriale italiano maggiormente trasparente e tutelante per operatori e cittadini toccati da un evento luttuoso in vari ambiti quali:
– il trasporto funebre, semplificando il passaggio burocratico di tale atto;
– le caratteristiche costruttive dei feretri ed il loro confezionamento, al fine di arginare e impedire l’utilizzo di prodotti di pessima fattura i quali portano conseguenze indegne nel tempo per i dolenti e un disequilibrio commerciale da parte di operatori scorretti;
– compiti e attribuzioni delle regioni e dei comuni, introducendo e specificando le loro sfere di operatività al fine di non creare accavallamenti di competenze dovute a errate interpretazioni della norma;
– requisiti strutturali in termini di mezzi funebri e personale necroforo proporzionali all’attività svolta, senza deroghe pericolose derivanti da approssimative tabelle definite pensando ad una singola e specifica espressione del comparto.
Il testo della Sen. Maturani, al di là delle varie promesse manifestate, non rappresenta quella sintesi che sarebbe stata necessaria… Il percorso si complica per tutti ma è nostra precisa e convinta volontà continuare l’impegno per migliorare il testo e produrre una soluzione utile alla vera soluzione dei problemi.
…bene, ora che sapete come la pensiamo come si evince dal contenuto della comunicazione istituzionale che avete appena finito di leggere; lasciateci qualche riga per poterci togliere qualche sassolino dalla scarpa nei confronti di qualche voce fuori campo che contesta il nostro gergo da politica anni 70.
A prescindere che in quegli anni sia il Presidente che il Vicesegretario pensavano a giocare a figurine, a muretto e a biglie in braghette corte mentre il nostro storico segretario Caciolli già andava in giro a predicare alla folla ideologie di partitica convergenza parallela.
Ma a parte questo, nella speranza di non essere rapiti e tramutati in statue di grafite(*) da chi non fosse in accordo con la nostra linea di pensiero e azione, ci dispiace riconfermare con questa ulteriore comunicazione congiunta che il nostro “tormentone” è sempre quello e tutte le energie ed i nostri sforzi sono tesi all’approvazione di un DdL che non abbia contenuti che giovino agli interessi di pochi, e non buoni, ma che soddisfi, normi e corregga professionalizzando le esigenze della attuale categoria TUTTA, presente sul territorio, senza disintegrare il lavoro di intere generazioni per cercare di ingrassare chi non ne ha già più bisogno.
Per il resto la stagione autunno inverno ci vedrà nuovamente impegnati a ricominciare a consumarci le suole delle scarpe cercando di portare informazione sullo stato di fatto a chi ne avesse necessità in regioni quali Calabria, Sicilia, Sardegna e Basilicata portando contemporaneamente avanti il processo di avanzamento delle Leggi Regionali laddove ancora inesistenti sospeso per la pausa estiva.
Rimanete aggiornati sui nostri canali di comunicazione quali Facebook, Blog e APP per sapere dove e quando venire ad incontrarci.
(*) citazione dal film Star Wars : Il ritorno dello Jedi (1983) di Jabba the Hutt