Impianti di cremazione: a Serravalle Scrivia l’ultima struttura nata nella la realtà piemontese
Con la Deliberazione del Consiglio regionale 17 marzo 2015, n. 61 – 10542 la Regione Piemonte è intervenuta dando attuazione alla legge 30 marzo 2001, n. 130 (Disposizioni in materia di cremazione e dispersione delle ceneri) la quale, all’articolo 6, prevede che le Regioni elaborino piani regionali di coordinamento per la realizzazione di crematori da
parte dei comuni, anche in associazione tra di essi, tenendo conto della popolazione residente, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini di ciascun territorio comunale; il Piano di Coordinamento della Regione Piemonte è stato elaborato seguendo lo schema collaudato della vicina Lombardia ed ha definito alcuni parametri utili ad una corretta pianificazione della realizzazione di nuove strutture.
L’obiettivo dei Piani di Coordinamento è quello di evitare la proliferazione di impianti poco efficienti e di generare dotazioni regionali di strutture sovradimensionate.
Nello strumento di programmazione piemontese i crematori, come previsto dalla norma nazionale, dovranno essere previsti nella programmazione urbanistica e dovranno essere costruiti all’interno dei recinti cimiteriali.
Per i crematori di nuova costruzione dovrà essere prevista una sala attigua per consentire i riti di commemorazione civili o religiosi.
Il progetto di costruzione di un crematorio deve essere corredato da una relazione nella quale vengano illustrate le caratteristiche ambientali del sito, le caratteristiche tecnico-sanitarie dell’impianto ed i sistemi di tutela dell’aria dagli inquinamenti sulla base delle norme vigenti in materia.
Il progetto di costruzione del crematorio è approvato dal comune territorialmente
competente, su parere favorevole dell’azienda sanitaria locale.
Il forno crematorio nonché gli impianti a servizio dello stesso devono essere autorizzati alle emissioni in atmosfera ai sensi della normativa vigente. Tale autorizzazione stabilisce i valori limite di emissione, le prescrizioni, anche inerenti le condizioni di costruzione e di esercizio ed i combustibili utilizzati, i metodi di campionamento e di analisi e la periodicità dei controlli.
I criteri per la costruzione di un nuovo impianto previsti dalla Regione Piemonte sono:
- l’efficienza che sulla base delle attuali tecnologie deve prevedere almeno 1200/1300 cremazioni/anno per impianto o per linea;
- il bacino di riferimento, che deve prevedere per il nuovo impianto almeno cinquemila decessi anno (equivalente a una popolazione di circa cinquecentomila abitanti) e che può essere raggiunto anche attraverso associazioni tra comuni, convenzioni, unioni di comuni, ecc.
- una distanza minima di almeno cinquanta chilometri da un altro impianto, garantendo comunque la realizzazione di un impianto per ogni territorio provinciale. Tale criterio non si applica all’ambito territoriale della città metropolitana;
- la scelta di installazione di impianti in cimiteri situati in zone metanizzate, al fine di contenere l’inquinamento atmosferico e favorire l’utilizzo di combustibili a ridotto impatto ambientale.
Il Piemonte oggi vede la presenza degli impianti di Domodossola (gruppo Altair) e Verbania (gestione comunale) nel Verbano Cusio Ossola, di Novara (gestione comunale) e Trecate (gruppo Altair) nel novarese, di Asti (gestione pubblica) nell’omonima provincia, di Acqui Terme (gruppo Altair), Valenza (Panta Rei) e Serravalle Scrivia (gruppo Altair) nell’alessandrino, di Torino (So.Crem), Mappano (So.Crem) e Piscina (Hysteron) nel torinese, di Biella (So.Cre.Bi.) nell’omonima provincia,di Bra (Coincre) e Magliano Alpi (Hysteron) nella provincia di Cuneo.
L’ultimo nato fra i crematori piemontesi è stato inaugurato il 20 Aprile scorso a Serravalle Scrivia (AL) dal Gruppo Altair, leader in Italia nel settore con la gestione di 1 4 crematori in tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un impianto equipaggiato con due linee di cremazione della Facultatieve Technologies che si articola su più di 2.500 metri quadrati di superficie: dotato di un’ampia e luminosa sala del commiato, di sale video e filodiffusione e di un’area per la dispersione delle ceneri inserita nell’affascinante contesto di un parco del commiato, il nuovo impianto di Serravalle Scrivia è stato fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale.
Soluzioni tecnologiche all’avanguardia pongono il nuovo impianto nell’elite dei crematori italiani; grazie alla capiente cella climatizzata la struttura è in grado di accogliere grandi quantitativi di feretri.
Durante la cerimonia di inaugurazione il Sindaco di Serravalle Scrivia, Alberto Carbone, ha avuto modo di evidenziare i contenuti della convenzione sottoscritta con la società veicolo costituita in seno al Gruppo Altair: 27 anni di concessione, sconto del 65% sulla tariffa ministeriale per i cittadini residenti, royalty annua al Comune proporzionale al fatturato.
L’iter per la realizzazione della nuova struttura è iniziato nel giugno 2014 con la formalizzazione di una proposta di project financing da parte di una costituenda Associazione di Imprese composta da Altair srl, Schena Arte Marmo srl ed Edilver srl; approvato il progetto il 30/07/2014 è stata espletata un procedura ad evidenza pubblica aggiudicata ai promotori nel marzo 2015; in seguito all’aggiudicazione è stata costituita la società Tempio Crematorio Serravalle Scrivia srl che risulta oggi il concessionario del servizio di cremazione e che ha progettato e costruito la struttura; poco più di 200 giorni di lavori hanno consentito al Comune di Serravalle Scrivia di attivare un nuovo servizio destinato ad una vasta area che interessa Piemonte, Liguria e Lombardia per la posizione strategica del Comune.
“Siamo molto soddisfatti della nuova struttura – ha dichiarato il Presidente del Gruppo Altair ed amministratore unico della nuova società Paolo Zanghieri – e speriamo di poter offrire un servizio di qualità che veda nel rispetto delle persone e dell’ambiente, nell’efficienza e nella correttezza dei rapporti i suoi capisaldi. Il Gruppo Altair – ha proseguito Paolo Zanghieri – è oggi leader nel settore e Serravale Scrivia rappresenta una nuova sfida per noi molto importante. Ci tengo a ringraziare pubblicamente l’Amministrazione Comunale – ha concluso Zanghieri – per la collaborazione e per la professionalità e competenza delle persone che hanno seguito lo sviluppo di questa iniziativa di partenariato pubblico privato.”
A cura di Altair srl – settore gestione, sviluppo e coordinamento