A Grosseto ancora incerto l’esito della gara per il crematorio
La Ciab, Società cooperativa idrici e affini, si è aggiudicata l’affidamento in concessione mediante project financing della progettazione, della costruzione e della gestione del tempio per la cremazione per 30 anni, battendo la Rti Altair di Domodossola, l’associazione temporanea di impresa che aveva promosso la realizzazione dell’impianto. «Ora ci sono 30 giorni di tempo per l’assegnazione definitiva – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Riccardo Megale – perché la cooperativa vincitrice potrebbe anche fare un passo indietro. In quel caso però, la Altair dovrà realizzare l’impianto al costo proposto dalla vincitrice della gara». Un paio di settimane di tempo, poi si saprà quale progetto verrà realizzato a Grosseto.
L’importo complessivo stimato della concessione, compresa la progettazione, l’esecuzione dei lavori e la gestione del servizio ammonta a circa 26 milioni di euro, 23 dei quali – è la stima fatta dall’amministrazione e dalle società che hanno partecipato al project financing – sono i ricavi stimati che potranno derivare dalla gestione del servizio, che avrà appunto una durata di trent’anni dalla data della firma della concessione.
La società che prenderà in gestione l’impianto verserà al Comune ogni anno il 4% del fatturato che deriverà dalle operazioni di cremazione oltre alla percentuale che viene offerta appunto dall’aggiudicataria che ha presentato un piano economico e finanziario più vantaggioso rispetto a quello della proponente. Il progetto presentato prevede nel terreno vicino a Sterpeto che sorga il tempio della cremazione, che costerà poco più di due milioni di euro e sarà dotato di una stanza per il commiato e di un giardino per la dispersione delle ceneri. Il progetto prevede inizialmente 1 forno e un altro a seguire negli anni. Saranno realizzati anche dei colombari per raccogliere le urne cinerarie di chi sceglierà, dopo la morte, la tumulazione delle ceneri.