Comunicato Stampa EFI/Federcofit sulla chiusura del Crematorio di Lambrate.

Nella serata del 2 aprile, Gianni Gibellini e Cristian Vergani, Presidenti rispettivamente di EFI-Eccellenza Funeraria Italiana e di Federcofit, hanno diramato un Comunicato Stampa a seguito dell’ordinanza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha disposto il blocco all’accesso di ulteriori feretri da avviare alla cremazione presso l’impianto di Lambrate.

Con una ordinanza firmata dal Sindaco Sala questa mattina il Comune di Milano ha bloccato fino a data da destinarsi l’accesso di ulteriori feretri presso il crematorio di Lambrate.
L’impianto ha attualmente una capacità di 5 linee per 30/35 cremazioni giornaliere in condizioni di normalità e sarà da oggi esclusivamente dedicato ad esaurire i servizi già programmati, bilanciando così la domanda alle proprie capacità e chiudendo a nuove richieste di residenti e non.
Ora la palla passa, e non è una novità, agli Operatori Funerari che dovranno identificare un crematorio disponibile prima di indirizzare le famiglie verso tumulazioni e inumazioni, pratiche alle quali sarà necessario ricorrere in assenza di possibilità di cremazione entro tre giorni dalla data di decesso. In questi casi il Comune introduce l’esenzione delle tariffe comunali per:

  • “servizio funebre con mezzi impresa”;
  • “diritti inumazione salme” e fornitura e posa del “cippo per inumazioni”;
  • tumulazione di salma in colombario, fermo restando il pagamento delle tariffe per la concessione del manufatto.

L’ordinanza è stata adottata ancora una volta senza una concertazione e una informazione preventive con le Organizzazioni di categoria delle Onoranze Funebri che, per venire incontro alle richieste dei dolenti, dovranno farsi carico di ulteriori compiti (informare i familiari, reperire un crematorio disponibile, affrontare lunghe trasferte, …).
E questo nonostante ripetute richieste di incontro e di confronto, sempre inusitate, per ovviare alle tante criticità che emergono in questo periodo!
Il Comune, inoltre, non riesce a garantire entro i tre giorni previsti l’autorizzazione alla cremazione creando nuove difficoltà.
Dando per scontata la massima disponibilità dell’Amministrazione nell’affrontare l’emergenza con il potenziamento della capacità di cremazione agendo sulle procedure operative e sulle turnazioni dei dipendenti, chiediamo al Comune di Milano di fornire risposte chiare ed esaurienti su alcune questioni:

  • Per la richiesta di autorizzazione alla cremazione perché non adottare l’autocertificazione così come già accade in altri Comuni?
  • Perché non vengono utilizzati i depositi dei cimiteri?
  • Chi pagherà in futuro le operazioni di estumulazione di coloro i quali vengono oggi tumulati o inumati e che un domani verranno avviati in cremazione per esaudire precise volontà espresse in vita?

Di questi e di altri argomenti ci piacerebbe discutere con i nostri Amministratori se finalmente si dimostreranno disponibili al dialogo!

Milano, 2 aprile 2020.
Gianni Gibellini Presidente Nazionale EFI -Eccellenza Funeraria Italiana
Cristian Vergani Presidente Nazionale Federcofit