Grosseto: grazie a Federcofit si ristabiliscono le regole in un ospedale
A Grosseto opera un’importante struttura ospedaliera, l’Ospedale della Misericordia, dove si trovano due unità assistenziali distinte: il centro residenziale di Lenitoterapia (Hospice), e l’ Ospedale di Comunità. Siamo stati informati dagli associati di Grosseto che all’interno di questa struttura ospedaliera della città, in caso di decesso del paziente, non è previsto il trasferimento delle salme in obitorio da parte del personale sanitario ma bensì ad opera di imprese funebri.
Così, in data 1 ottobre Federcofit-Toscana ha segnalato alla Direzione ospedaliera la gravissima situazione di inosservanza delle normative ricordando loro che la Legge Regionale n. 18 del 4 aprile 2007 ha disciplinato il trasporto di salma e cadavere all’interno del territorio regionale, specificando, all’art. 1 comma 4 che:
È escluso dalla nozione di trasporto di salma o di cadavere il trasferimento della salma all’interno delle strutture sanitarie in cui è avvenuto il decesso. Tale trasporto è obbligatoriamente svolto da personale che a nessun titolo deve essere collegato a soggetti esercenti l’attività funebre.”
Abbiamo altresì ricordato alla Direzione sanitaria che anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AS392 del 23 maggio 2007 “Affidamento dei servizi di gestione delle camere mortuarie ed obitoriali e dei servizi cimiteriali, ad imprese di onoranze funebri”) era intervenuta individuando e segnalando l’insorgere di distorsione concorrenziale nel caso in cui un operatore funebre svolgesse anche un servizio pubblico di gestione di Camere Mortuarie ospedaliere per il determinarsi di una “posizione dominante” sul mercato funerario.
La notizia che ci è giunta in questi giorni è che l’ospedale di Grosseto ha finalmente ristabilito ordine nella gestione interna del trasferimento delle salme delle due unità operative. D’ora in avanti le imprese funebri, su chiamata e “delega” dei familiari, si recheranno direttamente in obitorio dove i defunti sono stati trasferiti dai reparti di degenza solo a carico di personale sanitario della struttura.
Ancora una volta grazie alle segnalazioni giunte dal territorio siamo riusciti ad intervenire e a far prevalere il buon senso a ragion di normative vigenti ben precise affinché siano sempre tutelati gli interessi delle imprese del settore ma soprattutto il rispetto dei diritti delle famiglie.
La direzione ospedaliera si è dimostrata molto collaborativa nell’accogliere anche la nostra osservazione circa il divieto imposto alle imprese funebri di poter trasferire dall’obitorio dell’ospedale i cadaveri a bara aperta per proseguire la veglia funebre. Infatti, dopo aver informato l’ospedale che la circolare del Ministero della Salute datata 1 aprile 2020 con la quale si vietavano i cosiddetti trasporti a “bara aperta” era stata superata dalla circolare uscita in data 8 aprile, nella quale il divieto non era più citato, i colleghi di Grosseto hanno potuto riprendere i loro consueti interventi e dare soddisfazione ai desiderata delle famiglie dolenti, ovviamente sempre nel caso sia esclusa la morte per Covid-19.
Della serie: “a cosa servono le Federazioni…”: grazie alla Presidente regionale Katia Catassi e grazie Federcofit Toscana.
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