TANEXPO 2022: dal 22 al 24 giugno la kermesse bolognese
Tra pochi giorni si svolgerà una delle più importanti kermesse europee sulla funeraria: Bologna sarà per tre giorni il crocevia della funeraria europea e non solo.
Dopo l’edizione dello scorso anno, l’edizione della ripartenza dopo un lungo tempo di pandemia e di blocco sostanziale della mobilità, con l’edizione di quest’anno si spera di riprendere il percorso normale per un settore particolarmente significativo.
Spiace registrare la sostanziale indifferenza generale alle preoccupazioni e sollecitazioni delle più responsabili organizzazioni del settore rispetto allo stress ed alle oggettive difficoltà determinate agli operatori dalle due manifestazioni fieristiche della Funeraria italiana, ma così è e dobbiamo farcene una ragione.
Tanexpo si presenta, come sua tradizione, come la vetrina italiana più significativa del settore con la presenza di circa 200 espositori che spaziano su tutti gli aspetti della funeraria, da quelli più significativi e centrali, quali la costruzione di cofani e le autotrasformazioni, alle vere e proprie “curiosità”.
La fanno da padroni, come è naturale che sia, le presentazioni di prodotti accessori e di servizi di supporto alle attività del settore con decine di espositori. Non stupisce, guardando alle scelte delle pratiche funerarie fatte negli ultimi dieci anni dai cittadini italiani, la presenza numerosa di produttori di “urne”.
Certo alcune riflessioni si impongono perché il trend delle presenze dei vari settori esprime percorsi ed orientamenti del mercato funerario e sottolinea problematiche presenti nel settore.
Su circa 200 espositori una cinquantina sono espositori stranieri: il mercato italiano rappresenta, sempre di più, uno sbocco appetibile.
La presenza di espositori impegnati nei settori cimiteriali, non solo nella cremazione, ma anche nelle operazioni e produzioni cimiteriali, cresce positivamente contribuendo a fare di questo aspetto, i servizi cimiteriali in senso lato, un tema di generale e maggiore attenzione.
Due ultime sottolineature: da un lato emerge una sorta di festival delle Organizzazioni/Federazioni del settore, se ne contano ben 8, a dimostrazione della segmentazione e frazionamento della rappresentanza e tutela del comparto: chissà se anche questo non possa spiegare l’assenza di una seria legge di riforma dopo oltre 20 anni dalla presentazione della prima proposta di legge da parte dell’allora Ministro Sirchia.
In secondo luogo balza alla luce con grande evidenza la sottorappresentazione della produzione di cofani: è, la produzione di cofani, un tradizionale fiore all’”occhiello” della funeraria italiana nel mondo, che a Bologna non è sufficientemente rappresentata, con l’aggravante di costituire il fulcro, ovvio e naturale, di una manifestazione fieristica del settore.
Quest’anno l’interesse a visitare Tanexpo è accresciuto anche per le novità che da pochi anni interessano la funeraria italiana: l’ingresso nel settore del capitale finanziario con due gruppi rilevanti che annunciano una crescita progressiva sul mercato italiano a partire dalle regioni del Nord: HOFI, che dall’acquisto della S. Siro sta progressivamente espandendo la propria presenza con altri operatori noti e meno noti, e, recentissima, la fusione tra ALTAIR, il più rilevante operatore italiano nella cremazione, e FUNECAP, il secondo gruppo francese del settore che vanta e dichiara un volume di affari pari a 350 Mln di €, con la costituzione di ALTAIR-FUNECAP ITALIA, società vocata a radicarsi in Italia, con progressive acquisizioni a partire dal Nord del paese.
Entrambi le realtà sono presenti a Tanexpo per presentare le proprie realtà e soddisfare le richieste e curiosità sicuramente crescenti da parte di numerosi operatori.
Federcofit è, come sua tradizione da sempre, presente a Bologna con uno stand nel padiglione 30, corsia A/1-5, con la presenza dei propri dirigenti, a partire dal Presidente Vergani, per soddisfare ogni richiesta ed informazione e con un programma ricco di iniziative e, riprendendo una propria tradizione, anche di piacevoli e gradevoli prodotti gastronomici regionali.
Caronte