Ma scrivi come parli…! Senza pensare di volare alto senza le ali…
Grande è l’attivismo dei nostri amici Feniof in Abruzzo e, soprattutto, tanti ed influenti sono gli interlocutori coinvolti nelle richieste sindacali.
Abbiamo visto, per puro caso, una interessante nota del luglio scorso inviata dal Presidente di Feniof Abruzzo, Campobassi, indirizzata ad un parterre di Autorità di grande prestigio, quattro Prefetti, ben otto Onorevoli e, perché non ci si deve far mancare nulla, anche il Dipartimento sanità della Regione, con un titolo particolarmente significativo: “Inottemperanza a quanto previsto dal comma 7 dell’art. 35 della Legge Regionale 10 agosto 2012, n. 41”.
Di fronte a un parterre così significativo e di rango, la nota si muove con lo stile e un linguaggio adeguato, non solo aulico e adeguatamente ricercato nelle singole formulazione, ma anche ricco di citazioni latine, sparse a manciate nell’incedere dei periodi.
Apre il cuore la lettura di simile prosa a dimostrazione che nel settore la “cultura” si difende autorevolmente a smentita di vecchi e logori luoghi comuni.
Poi, ahimè, anche il nostro inciampa in una pietra, neppure troppo nascosta, che fa cadere tutto il castello ben costruito: uno strano “Rec sic stanti bus” fa naufragare miseramente la prosa impegnativa della nota.
Da vecchie reminiscenze latine abbiamo cercato di capire come potessero stare insieme un rec con uno stantibus, poi ci siamo arresi concludendo che siamo di fronte ad uno strafalcione che ha confuso il noto “sic stantibus rebus” o “rebus sic stantibus” con una vecchia pratica gestita, allora, dalle Camere di Commercio, cioè l’esame R.E.C.
Un consiglio da amico: ma scrivi come parli…
Caronte