Bologna: retata nelle pompe funebri
BOLOGNA. I carabinieri di Bologna hanno smantellato due cartelli di imprese di pompe funebri che controllavano le camere mortuarie dei due principali ospedali cittadini riuscendo in pratica ad avere il monopolio nell’aggiudicazione dei servizi funebri. Sono 30 le misure cautelari e 43 le perquisizioni eseguite da 300 militari.
Nel corso dell’operazione, condotta tra le province di Bologna, Modena, Ferrara, Rimini e Gorizia, i militari stanno procedendo anche ad un sequestro preventivo di beni mobili ed immobili per circa 13 milioni di euro.
Gli investigatori dei carabinieri hanno ricostruito due diverse piramidi ai cui vertici c’erano Giancarlo Armaroli, 68 anni, della “Rip Service srl” e Massimo Benetti, 63 anni, della “Cif srl” (entrambi arrestati). Due organizzazioni distinte che, secondo le accuse, operavano alla stessa maniera, ma stavano ben attente a non “disturbarsi” tra di loro e che di fatto si erano spartite il mercato complessivo.
I militari dell’arma dei Carabinieri hanno sequestrato sei diverse società. Oltre la “Rip Service srl” e la “Consorzio imprese funebri – Cif srl” i sigilli sono stati posti anche alla “Franceschetti srl”, alla “Lelli srl”, alla “Oreste Golfieri srl” e alla “Centro servizi funerari srl”. Il giudice Alberto Ziroldi, su richiesta del pm Augusto Borghini, ha fatto sequestrare anche 5 immobili, 35 altre sedi societarie locali e 75 veicoli utilizzati dalle aziende per i servizi mortuari, per un valore complessivo di 13 milioni euro.
Jolly Roger
Articolo sulla Gazzetta di Modena