Coronavirus, Lombardia: chiarimenti sul trattamento e trasporto salme

In risposta ad alcune richieste dal territorio, il Direttore Generale Welfare, Luigi Cajazzo, ha inviato una mail di chiarimenti sui rischi correlati al trattamento di cadaveri e al trasporto di salme di persone decedute in relazione all’epidemia da nuovo coronavirus (SARS-CoV-2/nCoV-2019).

Riportiamo il testo della lettera:

Gentilissimi,
sulla scorta di richieste pervenute dal territorio, si forniscono le seguenti indicazioni relative al:

    • trattamento cadaveri (art. 67 comma 1 lett. b) L.R. 4/2019 “corpo umano privo delle funzioni vitali, di cui sia stata accertata la morte”)

Nel trattamento di pazienti deceduti, affetti da infezione da COVID 2019, casi confermati e casi probabili, devono essere attivate precauzioni standard. Con il decesso, infatti, cessano le attività vitali e cessa il pericolo di contagio: il paziente deceduto, a respirazione cessata, non è fonte di dispersione nell’aria di virus attraverso aerosol.

In questa logica sia le “Istruzioni operative per la dotazione dei dispositivi di protezione individuale e la sorveglianza sanitaria degli operatori nel settore sanitario e socio-sanitario” che le “Istruzioni operative per la sorveglianza sanitaria e la dotazione dei dispositivi di protezione individuale di tutti gli operatori assegnati alle attività non essenziali e non soggette alle restrizioni di cui al DPCM del 23 febbraio 2020 e s.m.i.” non prevedono di indossare specifici Dispositivi di Protezione Individuali.

    • trasporto del feretro oltre la zona rossa

Il trasporto funebre, oltre il limite della zona rossa (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova Dei Passerini), per la tumulazione del feretro in altro comune o per la cremazione deve essere autorizzato dal Prefetto, stanti le attuali limitazioni disposte; il trasporto del feretro non è fonte di diffusione del virus, e non comporta rischio di salute pubblica.

Cordiali saluti,
Luigi Cajazzo