Cremazioni a Milano: “troppo successo” e mancano le cellette
La cremazione è oramai largamente maggioritaria a Milano: il 75% dei residenti si fa cremare, un fenomeno cominciato nel 2004 il cui successo inizia a porre un problema: mancano le cellette.
Nel 2016 sui 13.542 funerali con sepoltura in città, la cremazione è stata scelta in 10.184 casi, così tanti che ormai la ricerca di cellette in alcuni casi sta diventando una vera e propria emergenza per il Comune.
È il caso del cimitero di Baggio, dove il fabbisogno medio in un anno è di 240 cellette e giorni fa quelle immediatamente disponibili erano solo tre. Il direttore dei Servizi funebri, intervenuto in commissione a Palazzo Marino con l’assessore Roberta Cocco, ha fatto presente che in questo caso specifico ad esempio ci sono 110 spazi che mano a mano si possono rendere disponibili nel corso dell’anno grazie alle estumulazioni, a Lambrate invece il fabbisogno è di 600 posti e ora ce ne sono 334 (altri 350 saranno recuperati nell’anno). Il fabbisogno però non riguarda solo le cellette, ma anche gkli impioanti di cremazione, per garantire la cui disponibilità verrà realizzato un nuovo forno (il sesto) al crematorio di Lambrate.