Federcofit prosegue la battaglia per il vaccino al comparto funebre

Federcofit informa i suoi associati e le imprese funebri italiane che sta lavorando alacremente con gli Assessorati al Welfare e allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia per condurre in porto l’inserimento degli operatori funebri quale categoria da considerare tra le prioritarie ai fini della somministrazione del vaccino anti-Covid 19 e si candida a siglare il Protocollo d’intesa per le vaccinazioni in azienda come da delibera XI/4401 (Partecipazione delle aziende produttive con sede nella Regione Lombardia alla campagna vaccinale anti-Covid 19).

Parallelamente Federcofit ha preso contatti con la Direzione Generale delle ATS lombarde per ribadire l’urgenza e l’opportunità che gli operatori funebri vengano vaccinati sulla scorta dell’interpretazione che Federcofit da subito ha dato a un passo contenuto nel documento del 10 marzo del Ministero della Salute (Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19) dove, a pagina 4, si legge:

“Tenendo conto delle priorità definite, delle indicazioni relative all’ utilizzo dei vaccini disponibili e delle esigenze logistico-organizzative, potrà quindi procedere in parallelo:

– la vaccinazione dei soggetti over 80 e dei soggetti con elevata fragilità e ove previsto dalle specifiche indicazioni in tabella 1 e 2, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari.

– il completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione”.

Orbene, è nostra sincera opinione che all’interno di tale indicazione testé sottolineata debbano essere ricompresi gli operatori funebri. Ed è probabilmente sulla scorta della medesima interpretazione che la regione Umbria ha per prima dato l’assenso alle vaccinazioni.

Abbiamo pertanto dato mandato ai nostri Presidenti regionali di farsi portavoce presso i rispettivi e analoghi organi regionali secondo le modalità su esposte in modo che si pervenga su tutto il territorio nazionale a una felice conclusione di questa istanza, che come Federazione abbiamo da tempo promosso con larga enfasi  e con ripetute lettere e sollecitazioni al Ministro Speranza e al Viceministro Sileri.

Il Presidente Federcofit

Cristian Vergani