Culto dei morti nello Scintoismo
Nello scintoismo la commemorazione dei defunti è molto importante e sentita.
I defunti continuano a vivere sottoforma di spiriti; ci sono quelli buoni detti “spiriti ancestrali” che sono morti serenamente e vissuti felicemente a cui si chiede protezione per la famiglia. Ci sono poi gli spiriti maligni morti infelicemente o di morte violenta che divengono “fantasmi” e tendono a vagare causando difficoltà ai viventi.
Non si crede nell’esistenza di un inferno o paradiso, gli antenati vivono in un paese chiamato Yomi.
Gli scintoisti mantengono un dialogo con i loro defunti, durante le visite alle tombe raccontano loro tutto ciò che è avvenuto nella famiglia e chiedono consigli.
Nei salotti delle case scintoiste si trovano delle mensole chiamate “mensole dei Kami” appositamente dedicate agli antenati usate per offrire preghiere domestiche alle divinità. Qui sopra vengono disposti amuleti, piccoli scrigni di legno rosso, tavolette con su scritti i nomi degli antenati più venerati e statuette di divinità portafortuna.
Fino al momento del funerale, l’anima viene custodita in un piccolo scrigno di legno posto nella casa della famiglia.