Il Papa prega per quanti svolgono servizi funebri, Federcofit Lo ringrazia.

Papa Francesco ha presieduto la Messa a Casa Santa Marta (video integrale) nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa di San Marco evangelista. Nell’introduzione, ha rivolto il suo pensiero a quanti svolgono in questo periodo i servizi funebri.

Preghiamo insieme oggi per le persone che svolgono servizi funebri. È tanto doloroso, tanto triste quello che fanno, e sentono il dolore di questa pandemia così vicino. Preghiamo per loro.

 

Gli Operatori commossi da questo pensiero del Papa, hanno voluto scrivere una lettera:

Caro Francesco...

È proprio così che intendiamo rivolgerci al Santo Padre Papa Francesco, nello stesso modo in cui ci rivolgeremmo ad una persona a noi vicina e cara.
Quale meraviglia stamane nel sentirti chiedere di pregare per noi ”imprese funebri” sempre più spesso dimenticate, bistrattate e ignorate...
Quale stupore udirti parlare di noi come “coloro che fanno qualcosa di così doloroso, triste e che sentono il dolore di questa pandemia”.

È proprio vero, dopo gli operatori sanitari siamo noi che tocchiamo con mano la disperazione delle famiglie che non hanno potuto dare l’ultimo saluto al proprio Caro.
Ognuno, al termine di questa pandemia, potrà tornare al proprio lavoro,  riabbracciare la propria famiglia e potrà fare ritorno nella terra in cui vive; queste famiglie invece non potranno più occuparsi del proprio caro durante la malattia e concedergli  l’ultimo saluto come avrebbero voluto veramente farlo.
Questa emergenza ci ha portato via un’intera generazione: i “nostri nonni”; i quali hanno ricostruito la nostra nazione e che oggi abbiamo visto andare via avvolti da un misero lenzuolo invece che dagli abbracci delle persone care.

Ad affrontare questo difficile momento non siamo soli, a darci la forza ci sono i nostri Parroci, che hanno continuato ad essere più che mai vicini alle proprie comunità, i nostri eroici dottori e infermieri che hanno anteposto la cura alla loro stessa sicurezza e non per ultimo, l'indispensabile, doveroso ed instancabile lavoro delle imprese funebri.
Un Grazie, Francesco da parte di tutte le imprese funebri italiane.

Cristian, Riccardo, tutti i dirigenti e soci di Federcofit.
Un ringraziamento speciale a Vittoria


Funerali con 30 persone? sì, ma anche no...

Come spesso accade in questo drammatico periodo pandemico, la corsa ad accaparrarsi il premio del più veloce interprete delle disposizioni governative, può generare notizie confuse non propriamente precise, come ad esempio il limite massimo di 30 partecipanti per i funerali. In alcuni casi può essere il numero corretto, in altri casi il numero massimo di partecipanti può essere superiore o addirittura inferiore, dipende tutto dalle dimensioni del luogo di culto e dalla capienza massima individuata dal legale rappresentante dell’ente come specificato di seguito negli stralci relativi alle funzioni religiose del DPCM del 13 ottobre 2020 e dell’allegato 1 del medesimo DPCM.

L’ultima precisazione che terremmo a sottoporvi e che il più recente DPCM del 18 ottobre 2020 ha apportato delle modifiche al precedente DPCM del 13 ottobre 2020, ma non modifica quanto specificato relativamente alle funzioni religiose.

In conclusione, per quanto riguarda il nostro settore, nulla è cambiato!

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 13 ottobre 2020

Art.1 Comma 6.
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sull'intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:

o) l'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilita' di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

p) le funzioni religiose con la partecipazione di persone si svolgono nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo e dalle rispettive confessioni di cui agli allegati da 1 a 7;

 

L’ Allegato 1 “Protocollo con la Conferenza Episcopale Italiana circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo” cita:

1.2 Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell'ente individua la capienza massima dell'edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.

1.3 L'accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che - indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento - favoriscono l'accesso e l'uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l'ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.

1.4 Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all'entrata da quelli riservati all'uscita. Durante l'entrata e l'uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.

1.5 Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.

1.6 Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.

1.7 Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l'accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.

La CEI continua specificando:

4 Adeguata comunicazione

4.1 Sarà cura di ogni Ordinario rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.

4.2 All'ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare: 4.1.1 il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell'edificio; 4.1.2 il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o e' stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti; 4.1.3 l'obbligo di rispettare sempre nell'accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l'osservanza di regole di igiene delle mani, l'uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5 Altri suggerimenti 5.1 Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l'Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all'aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.

P. Momo


Federcofit scrive alla Ministra dell'Interno

Illustrissima Ministra dell’Interno
LUCIANA LAMORGESE

Milano il 24 aprile 2020
Prot. 134-2020
Oggetto: future indicazioni per lo svolgimento in sicurezza delle funzioni religiose.

Federcofit, Federazione del Comparto Funerario Italiano, è un’Associazione Nazionale di Categoria che rappresenta e tutela gli interessi sia delle imprese funebri in tutto il paese che delle famiglie colpite dall’evento lutto.
Apprendiamo, tramite comunicazioni media, che siano all’esame future indicazioni legate ad una “fase due” in merito alla parziale riapertura nei confronti dello svolgimento dei servizi funebri.
Federcofit, accoglie favorevolmente questa linea di pensiero in quanto, questa incredibile vicenda ha ricondotto l’evento del decesso in una condizione che inevitabilmente porterà future conseguenze sulla corretta elaborazione del lutto nei confronti delle persone che ci hanno lasciato in questa terribile vicenda emergenziale.
Una possibile graduale riapertura, consentendo di tornare a celebrare i funerali nel rispetto delle condizioni di sicurezza alla sola presenza degli stretti congiunti, consentirebbe alle famiglie di poter, comunque, salutare degnamente il proprio caro.
Tutta questa vicenda legata alla fase Covid-19, ha portato a considerare le persone decedute come fossero “svanite” nel nulla, non essendo stato possibile assisterle né durante le fasi di ricovero, né durante l’ultimo saluto.

Ringraziamo Lei Illustrissimo Ministro, per aver prestato attenzione ad una condizione tanto sensibile quanto spesso ignorata come quella del servizio funebre.
L’occasione ci è gradita per augurarLe un buon lavoro.

 

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Il Segretario Riccardo Salvalaggio si è dimesso

In questi giorni il Segretario Riccardo Salvalaggio ha presentato le proprie dimissioni irrevocabili per motivi personali al Presidente della Federazione Cristian Vergani.

Le sollecitazioni a ripensare a questa scelta non hanno avuto successo.

Il Presidente, pur non condividendo la scelta fatta e dispiaciuto di questa decisione, insieme alla Presidenza della Federazione, formula a Riccardo gli auguri migliori per il suo futuro.

La Presidenza assume, quindi, le responsabilità dell’organizzazione della Federazione chiedendo al Vicepresidente Caciolli un impegno particolare in questi prossimi mesi.

Nonostante questa importante perdita la federazione continuerà ad operare come ha sempre fatto con il massimo impegno ed efficacia, assicurando  i propri soci che tutti gli impegni attivati saranno portati avanti con la attenzione necessaria sia a livello nazionale, come la Legge attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, sia a livello regionale nelle singole realtà territoriali, quelli relativi alle disposizioni di legge come in Liguria e nella Calabria, quelli sui temi organizzativi, come i processi riorganizzativi avviati nella Campania ed in molte altre regioni, quelli, infine, sugli impegni di presenza pubblica di Federcofit nei momenti fieristici dei prossimi mesi quali Tanexpo, Memoria o le iniziative promosse dalle nostre strutture regionali.

Gli impegni della Federazione proseguiranno con la celebrazione del nostro prossimo Congresso, a tre anni da quello di Firenze, che si terrà nel prossimo giugno e di cui discuterà il prossimo Consiglio Nazionale.

La Presidenza curerà l’individuazione di una figura, capace di sostituire il Segretario dimissionario, che dovrà iniziare il proprio impegno con la celebrazione del prossimo Congresso Nazionale di Federcofit.

Il Presidente Cristian Vergani


COVID e FUNERALI: una proposta concreta per aiutare le famiglie

Illustrissimo
Prof. Avv. Giuseppe CONTE
Presidente del Consiglio
Palazzo Chigi

Illustrissimo
Onorevole Roberto SPERANZA
Ministro della Salute

Illustrissimo
Prof. Roberto GUALTIERI
Ministro dell’Economia e delle Finanze

 

Roma, 21 aprile 2020.  Prot. 131/2020
OGGETTO: proposta di contributo economico a sostegno delle famiglie dei deceduti in periodo
lockdown Italia.

Illustrissimo Presidente, Illustrissimi Ministri!
Le scriventi Federazioni, che rappresentano gran parte dell’Imprenditoria Funeraria del nostro Paese, viste le enormi difficoltà alle quali l’intera comunità nazionale deve far fronte a causa dell’attuale emergenza epidemiologica, chiedono che possiate valutare la possibilità di introdurre un aiuto di natura economica anche nei confronti delle famiglie colpite da un lutto in questo tormentato periodo.
Prevedere un contributo una tantum o un credito di imposta per una cifra individuata nell’ordine di Euro 1.000,00 si rivelerebbe una grande ed efficace dimostrazione di vicinanza e di sostegno da parte dello Stato nei confronti di coloro i quali hanno dovuto affrontare una spesa straordinaria legata ad un evento improvviso e realizzato per di più in condizioni psicologicamente al limite del decoro e coinvolgerebbe i circa 23.000 decessi (dato del 20 aprile) registrati dall’inizio di febbraio.
Auspicando che tale istanza possa essere accolta favorevolmente, ringraziamo per l’attenzione che vorrete dedicarci, auguriamo buon lavoro e salutiamo con viva cordialità.

EFI – Eccellenza Funeraria Italiana
il Presidente Nazionale
Gianni Gibellini

Federcofit
il Presidente Nazionale
Cristian Vergani

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Caronte Federcofit Giovanni Caciolli

Funeraria a Roma e nel Lazio: non ci manca proprio niente

La cronaca degli scandali intorno alla funeraria a Roma e nel Lazio si arricchisce di ulteriori elementi.

È ancora fresca la memoria degli scandali “cimiteriali” con la consegna di urne ceneri piene di terra ecc. cui si aggiunge, oggi, anche la protesta di quelle donne coinvolte, senza alcun consenso, nella sepoltura di “prodotti abortivi”.

Ancora non si hanno risposte relative al termine dell’appalto provvisorio della gestione delle Camere mortuarie approvato circa due anni or sono da ASL Roma1, che doveva durare un solo anno, termine da tempo superato, per predisporre soluzioni in linea con le proposte della Giunta Zingaretti relative alla “reinternalizzazione della gestione dei servizi funerari da parte delle strutture sanitarie”.

Oggi siamo di fronte ad un altro scandalo, non nella città di Roma ma a Sora, in provincia di Frosinone, con l’operazione delle forze dell’ordine “REQUIEM – ULTIMATUM AL CRIMINE” che ha visto gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone congiuntamente ai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, coordinati dalla D.D.A. di Roma, dare esecuzione a numerose misure cautelari personali e reali in diverse città del centro-sud Italia, nelle province di Frosinone, Napoli e L’Aquila, nei confronti di appartenenti a due diversi sodalizi criminali operanti nel settore dello spaccio di stupefacenti e nella commissione di reati tributari, riciclaggio ed estorsione, collegati con attività funebri.

Infatti si apprende dagli organi di informazione che “in particolare, i vertici gestivano anche un’attività di pompe funebri che si era ingrandita velocemente, ascesa che era stata possibile grazie ai guadagni dell’illecito traffico di sostanze stupefacenti - quantificati in oltre 9.000 euro su base settimanale - che venivano successivamente reimpiegati anche nell’attività dell’azienda funebre, la quale poteva così offrire a bassissimo costo servizi con auto di lusso, peraltro senza adempiere agli obblighi di presentazione delle dichiarazioni fiscali. L’obiettivo era quello di monopolizzare il mercato delle pompe funebri, mettendo economicamente in ginocchio le attività preesistenti e cercando di vincere la resistenza dei concorrenti con gravi atti intimidatori. Nello scorso mese di maggio, infatti, i tre destinatari del provvedimento di fermo che è stato eseguito contestualmente alle odierne ordinanze di custodia cautelare, hanno fatto rinvenire di fronte all’ingresso di un esercizio di pompe funebri una testa di maiale, gesto dalle chiare connotazioni mafiose.”.

Certo “non ci facciamo mancare proprio niente” a Roma e nel Lazio.

Un plauso, quindi e prima di tutto, alle forze dell’ordine per il loro intervento a tutela dei cittadini e dei tanti operatori onesti che vedono le proprie attività trascinate in una pessima opinione da queste organizzazioni malavitose.

Ogni operazione tesa a fare emergere il “marcio” ed a colpire rigorosamente reati, prepotenze ed abusi è “benedetta”.

Non si può, però, sottacere una elementare considerazione: cosa si aspetta ad intervenire organicamente sul settore per adeguare le norme e ridefinire le regole come è stato fatto in tutte le Regioni italiane?

Non si realizzeranno miracoli ma, sicuramente, si potrà frenare o fermare quel degrado, sempre più preoccupante, cui assistiamo da tempo nella Capitale del paese e nella Regione Lazio.

Caro Presidente Zingaretti, la Sua è, ormai, l’ultima Regione che negli ultimi 20 anni, dopo la modifica costituzionale del Capo V della Costituzione, non ha varato alcuna disposizione sulla materia. Forse si aspetta l’“araba fenice” di una legge nazionale tanto invocata quanto disattesa?

Se così fosse ci si assumerebbe una pesante responsabilità perché al peggio non c’è mai fine come dimostrano i fatti.

Siamo molto preoccupati, Presidente, che si marci speditamente, nella funeraria romana e laziale, verso una situazione  deteriorata a tal punto da non essere più recuperabile con danni gravissimi per le famiglie colpite da un lutto e per i tanti operatori che non lesinano volontà e risorse per lavorare “bene” ma che avranno armi spuntate contro il degrado e la progressiva assenza di regole e controlli facile terreno per la prepotenza e il “disordine” e… la malavita. Federcofit c’è e ci sarà sempre di fronte ad una Sua sollecitazione per dare il proprio contributo alla soluzione dei problemi.


Le agenzie funebri: in prima linea per dare conforto nell’emergenza

Un'intera pagina, due articoli dedicati da "il Centro - Pescara" domenica 19 aprile alla realtà delle onoranze funebri.

 

Le agenzie funebri: in prima linea per dare conforto nell’emergenza

I titolari spiegano come è cambiato il loro lavoro con il Covid: «Ci trema l’anima in certe situazioni» La difficoltà nel reperire i dispositivi di protezione aumenta il timore per il rischio di restare contagiati


Dall’Olanda arriva Loop, la “bara vivente”

Il ricercatore della TU Delft Bob Hendrikx ha progettato una bara vivente fatta di micelio. Il micelio crea un vero e proprio “bozzolo vivente” che aiuta il corpo a “compostare” in modo più efficiente, rimuove le sostanze tossiche e produce condizioni più ricche in cui far crescere (nuovi) alberi e piante. Dopo numerosi test, anche in collaborazione con due importanti cooperative funerarie - CUVO (L’Aia) e De Laatste Eer (Delft) - questa nuova forma di sepoltura è pronta per essere applicata nella pratica. Il primo del lotto iniziale limitato di dieci bozzoli viventi è già stato utilizzato.

Il micelio normalmente cresce sottoterra nella complessa struttura delle radici di alberi, piante e funghi. È un organismo vivente in grado di neutralizzare tutti i tipi di sostanze tossiche e fornisce nutrimento a tutto ciò che cresce al di sopra del suolo. Bob Hendrikx, che ha fondato Loop, chiama il micelio “il riciclatore della natura”: «È costantemente alla ricerca di materiali di scarto da convertire in nutrienti per l’ambiente. Fa lo stesso con le sostanze tossiche, inclusi olio, plastica e metallo. Ad esempio, il micelio è stato utilizzato a Chernobyl, è utilizzato a Rotterdam per ripulire il suolo e alcuni agricoltori lo applicano anche per rendere la terra di nuovo sana».

«Il bozzolo vivente consente alle persone di diventare di nuovo tutt’uno con la natura e di arricchire il suolo, invece di inquinarlo», afferma Hendrikx. La velocità con cui un corpo si degrada e composta dipende generalmente da varie condizioni, ma l’esperienza mostra che può richiedere più di un decennio. Le parti verniciate e metalliche di una bara, così come gli indumenti sintetici, possono persistere anche più a lungo. Loop si aspetta che la loro bara sarà in grado di completare l’intero processo in due o tre anni, perché contribuisce attivamente al processo di compostaggio. In questo processo, non solo i prodotti di scarto del corpo umano vengono convertiti in nutrienti, ma viene anche migliorata la qualità del suolo circostante, dando alla nuova vita l’opportunità di prosperare.

Test pratici condotti da Ecovative in America hanno dimostrato che la bara viene effettivamente assorbita dalla natura entro 30-45 giorni, in condizioni simili a quelle normali olandesi. Al fine di quantificare l’impatto positivo sulla qualità del suolo, Loop è pronta a unire le forze con i ricercatori di Naturalis per condurre ulteriori ricerche sull’aumento della biodiversità che questa forma di sepoltura può aiutare a raggiungere. Hendrikx spiega: «Vogliamo sapere esattamente quale contributo apporta al suolo poiché questo ci aiuterà a convincere i comuni locali in futuro a trasformare le aree inquinate in boschi sani, utilizzando i nostri corpi come nutrienti».

Le persone dietro Loop, che si trova nell’incubatore YES!Delft, hanno avuto ampi colloqui con i direttori dei funerali su questo nuovo prodotto. Hendrikx: «Capiscono come funziona in pratica il processo di sepoltura, consigliano le famiglie nelle loro scelte, gestiscono i luoghi di sepoltura e conoscono tutti i requisiti logistici per la sepoltura. Questa è tutta una conoscenza preziosa che hanno contribuito al processo di sviluppo. »

Frank Franse, direttore di CUVO e De Laatste Eer aggiunge: «In qualità di agenzia funebre regionale, riteniamo che sia importante essere coinvolti in un’innovazione sostenibile come questa. Si adatta al nostro obiettivo di essere un servizio funebre cooperativo sostenibile».

Dopo diversi test, il primo lotto di dieci bare viventi stato realizzato e la CUVO ha già potuto condurre il primo funerale con questa bara. Per Hendrikx «Dopo mesi di sviluppo, è stato un momento davvero impressionante poter finalmente segnare la morte di qualcuno in questo modo straordinario».

Visione sull’uso di materiali vivi

Bob Hendrikx (il fondatore di Loop) spiega la sua visione sull’utilizzo di materiali viventi: «Attualmente viviamo nel cimitero della natura. Il nostro comportamento non è solo parassitario, è anche miope. Stiamo degradando organismi in materiali morti e inquinanti, ma cosa succederebbe se li mantenessimo in vita? Immagina: una casa che respira e una maglietta che cresce con te».

 

Maggiori informazioni: loop-of-life.com

Contatto: Bob Hendrikx +31617747426 bpwhendrikx@gmail.com

 


Forni crematori in Italia: Carpanzano (CS)

Dopo aver parlato della cremazione e del suo sviluppo nel nostro Paese, e dopo avere pubblicato l’elenco dei crematori oggi in attività regione per regione, presentiamo su Hermes funeraria i singoli impianti con le informazioni essenziali ed utili per gli operatori funebri che debbano fare affidamento a queste strutture nel proprio territorio di intervento.

Indirizzo: Via Tozzarello, 87050 Carpanzano CS

Telefono: 0984 157 7694

RIFERIMENTI UTILI

L’accoglienza dei servizi funebri, destinati alla cremazione, è possibile nei seguenti giorni:

mattino pomeriggio

ORARIO INVERNALE (quando è in vigore l’ora solare)

da Lunedì alla Domenica ore 7.00 - 18.00

ORARIO ESTIVO (quando è in vigore l’ora legale)

da Lunedì alla Domenica ore 7.00 - 20.00

L’accoglienza dei resti mortali o altro da

Lunedì alla Domenica Ore 7.00 - 20.00

Ufficio dell’impianto di cremazione da Lunedì alla Domenica Ore 8.00-13.00 14.00–19.00

Informazioni e prenotazioni uffici Via Tozzarello Pietà Snc Carpanzano (Adiacente al Cimitero)

da Lunedì a Sabato ore 8.00-13.00 14.00–19.00

Orari di ritiro delle ceneri:

ORARIO INVERNALE 8.00 -12.30 14.00 –19.00

ORARIO ESTIVO  da Lunedì a Sabato ore 8.00 -12.30 14.00–20.00

Riferimenti utili: Uffici L Araba Fenice Srl via Tozzarello Pietà Snc, Carpanzano (CS) CREMATORIO

NON SONO REPERIBILI, AD OGGI, INFORMAZIONI SULLE TARIFFE

clic qui per tornare all'elenco completo dei crematori italiani

Tutti i prezzi sono aggiornati alla data di pubblicazione, e potrebbero quindi essere stati modificati dall'Operatore.

Clic qui per scaricare il PDF del database con i forni crematori in Italia (aggiornamento marzo 2020).


Fissata la data di Memoria EXPO 2021

Il comunicato di Memoria EXPO
(clic qui per scaricare il leaflet della manifestazione)

La Camera di Commercio di Brescia, dopo approfondite riflessioni e colloqui con il sistema produttivo nazionale rappresentato dal Comitato degli Espositori ed Assocofani, ha ufficializzato le NUOVE DATE della manifestazione fieristica Internazionale MEMORIA EXPO: dal 16 al 18 SETTEMBRE 2021 presso il polo espositivo di Brescia.

I calendari delle fiere, in tutto il mondo, stanno subendo stravolgimenti, con cancellazioni e spostamenti di data; anche altre manifestazioni hanno seguito lo stesso inevitabile percorso, riposizionandosi in mesi differenti rispetto a quelli previsti.

I cambiamenti repentini degli scenari e l’aggiornamento di informazioni che riceviamo quotidianamente, sconvolgono ogni programmazione e fanno emergere la nostra natura di “intermediatori istituzionali” al servizio delle Imprese, ruolo  che ci impone di pianificare e organizzare  in anticipo il nostro progetto,  salvo verificare in futuro un riposizionamento migliore se necessario.

Vorremmo rendere ancora più chiaro un concetto: Memoria Expo è la nostra manifestazione più significativa ed importante; lo è non tanto in termini economici, ma in quanto promuove, rappresenta ed in alcuni ambiti guida da oltre un decennio il settore funerario in Italia e nel mondo.

Non è una leadership numerica: è una leadership di mercato, di progetti, di comunanza d’intenti con un’imprenditoria vivace ed intraprendente, portabandiera del Made in Italy, con la quale abbiamo il privilegio di dialogare. Non vogliamo che questo filo si interrompa, e con noi non lo vuole il sistema produttivo italiano.

Noi stiamo lavorando al massimo delle nostre capacità e con grande entusiasmo per garantire un’edizione di MEMORIA EXPO in linea con gli standard già conquistati, in grado di soddisfare le Vostre aspettative, con molte aree espositive e con un forte impegno sul fronte della selezione delle migliori realtà produttive. Un’attività, questa, svolta in piena condivisione e collaborazione con il Comitato Esecutivo degli Espositori.

Stiamo lavorando ad una MEMORIA EXPO “straordinaria” in un tempo “straordinario”.

Siamo dunque fiduciosi che l’emergenza sanitaria possa concludersi entro la prossima primavera, ma attenti a valutare con tutti gli espositori gli sviluppi della situazione nazionale ed internazionale dei prossimi mesi con riserva di verificare le condizioni generali di svolgimento della manifestazione con l’obiettivo concreto e prioritario di salvaguardare gli investimenti di tutte le Aziende espositrici.

MEMORIA EXPO
c/o Brixia Forum
Tel. 3355311957
Email: info@memoriaexpo.it
Web: www.memoriaexpo.it

 

clic qui per scaricare il leaflet della manifestazione


Forni crematori in Italia: Arezzo

Dopo aver parlato della cremazione e del suo sviluppo nel nostro Paese, e dopo avere pubblicato l’elenco dei crematori oggi in attività regione per regione, presentiamo su Hermes funeraria i singoli impianti con le informazioni essenziali ed utili per gli operatori funebri che debbano fare affidamento a queste strutture nel proprio territorio di intervento.

C/o Cim. Urbano di Arezzo, Via Gamurrini 52100 Arezzo

Servizi Cimiteriali e Direzione
Via Bruno Buozzi, 1 52100 - Arezzo
Servizi Cimiteriali Tel. e Fax. 0575 21.178
Direzione Tel. 0575 296.467

 

TARIFFE CREMAZIONE (da verificare)

PRESTAZIONE TARIFFA IVA 22% TOT.
CREMAZIONE ADULTO COMUNE DI AREZZO € 412,00 € 90,64 € 502,64
CREMAZIONE ADULTO NO RESIDENTE € 447,00 € 98,34 € 545,34
CREMAZIONE FERETRO BAMBINO € 247,00 € 54,34 € 301,34
CREMAZIONE FERET. BAMBINO NO RESIDENTE € 247,00 € 54,34 € 301,34
PARTI ANAT. RICONOSCIBILI € 309,00 € 67,98 € 376,98
FETI E PROD. CONCEPIMENTO € 136,00 € 37,72 € 173,72
CREMAZ. RESTI MORTALI CON CREMATION CODE € 365,00 € 80,30 € 445,30
CREMAZ. RESTI MORTALI COMUNE DI AREZZO € 330,00 € 72,60 € 402,60
CREMAZIONE RESTI MORTALI NO RESIDENTI € 330,00 € 72,60 € 402,60
URNA CENERI € 30,00 € 6,60 € 36,60
RESTI MORTALI DA ALTRI COMUNI MASSIVE A PREVENTIVO  
CREMAZIONE RESTI OSSEI COMUNE DI AREZZO € 330,00 € 72,60 € 402,60
CREMAZIONE RESTI OSSEI NO RESIDENTI + urna € 330,00 € 72,60 + €36,60
DISPERSIONE CENERI IN ROSETO SOLO COMUNE € 55,00 € 12,10 € 67,10
CONCESSIONE SALA COMMIATO € 30,99 € 6,82 € 37,81
URNA € 30,00 € 6,60 € 36,60
CREMATION CODE (NON RESIDENTI) € 35,00 € 7,70 € 42,70
APPOSIZIONE TARGHETTA € 35,00 € 7,70 € 42,70

 

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Tutti i prezzi sono aggiornati alla data di pubblicazione, e potrebbero quindi essere stati modificati dall'Operatore.

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DUE SOTTO #ivantrevisin: II edizione per il Concorso Internazionale di Musica Funebre

Edizione 2019: i partecipanti

Nel 2020 il meglio della musica funebre internazionale è di nuovo protagonista a Treviso con “DUE SOTTO #ivantrevisin”, concorso promosso da Ivan Trevisin, operatore funebre trevigiano, in collaborazione con l’associazione Musincantus. Dopo il grande successo della prima edizione, torna dunque l’unico contest in Italia dedicato alla composizione e l’esecuzione di brani musicali di argomento funebre sacro e laico. Aperto a concorrenti di ogni età e nazionalità, DUE SOTTO #ivantrevisin seleziona e premia sia nuove partiture strumentali o vocali sia la rivisitazione di quelle esistenti, senza limiti di genere. Al vincitore, scelto da una giuria di esperti, sarà assegnato un premio di 500 euro. La proclamazione avverrà in occasione della finale aperta al pubblico, in programma sabato 31 ottobre 2020 al Museo di Santa Caterina a Treviso. Il bando per partecipare al concorso è consultabile alla pagina web dedicata www.musincantus.it/project/due-sotto-ivan-trevisin/

Edizione 2019: premiazione del trio swing di Carlo Colombo con la canzone “Ridere di me”.

La musica funebre internazionale torna di scena a Treviso con “DUE SOTTO #ivantrevisin”, l’unico concorso dedicato ai componimenti per cerimonie di commiato, promosso da Ivan Trevisin, operatore funebre trevigiano, in collaborazione con l’associazione Musincantus. Con la pubblicazione del nuovo bando di concorso, “DUE SOTTO #ivantrevisin” intende confermare il successo riscosso con la prima edizione: un debutto, quello di questo inusuale contest, che ha raccolto nel 2019 l’adesione di numerosi compositori e musicisti, vedendo infine la vittoria del noto trio swing di Carlo Colombo con la canzone “Ridere di me”.

Anche quest’anno, il bando di partecipazione a “DUE SOTTO #ivantrevisin” si rivolge a una platea ampia, all’insegna della libertà di genere e strumentazione. Nessun limite di età o nazionalità, per gli artisti che vorranno sottoporre all’attenzione della giuria di esperti - direttori artistici e musicisti di fama internazionale - la propria candidatura con brani di genere sacro o laico, con testo originale, remake o solo strumentale.

I concorrenti ammessi alla finale si esibiranno in occasione della premiazione pubblica, in programma sabato 31 ottobre 2020 nella splendida cornice dell’auditorium del museo di Santa Caterina a Treviso. Al vincitore sarà corrisposto un premio in denaro di 500,00 euro, oltre alla possibilità di esibirsi a richiesta nelle cerimonie su territorio nazionale.

“Siamo grati per il successo riscontrato lo scorso anno - afferma Ivan Trevisin - e riconoscenti per la seconda possibilità offerta in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo. Tutti i commiati, sia laici sia religiosi, sono unici e ogni melodia può rispecchiare la vita della persona defunta. Senza dubbio esistono canzoni più indicate ai vari momenti della cerimonia – continua Trevisin – ma avere a disposizione una selezione maggiormente ampia di brani riesce ad alleviare i momenti più delicati e a dare la giusta solennità a quelli irripetibili che si vivono nel momento dell’ultimo saluto: l’addio!”

“È una grande gioia poter riconfermare anche nel 2020 questo concorso di composizione tanto inusuale nel tema quanto apprezzato sia dai media sia dai partecipanti – commenta Edoardo Bottacin, direttore dell’associazione Musincantus –. Un apprezzamento che ha portato i finalisti della prima edizione del concorso a ricevere molteplici opportunità e richieste di esibizione in tutta Italia.”

Il termine per l’invio della domanda di partecipazione è fissato per venerdì 23 ottobre 2020.

 

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