Emergenza Coronavirus: Allaria "Siamo senza le protezioni minime"

Emergenza Coronavirus: anche nella nostra provincia a rischio i servizi funebri, Allaria "Siamo senza le protezioni minime"

"Siamo allo stremo - ha detto l'impresaria funebre sanremese, presidente regionale di Federcofit - ed il rischio è quello di lasciare le salme nelle camere mortuarie".

“Stiamo finendo le mascherine perché tutte quelle in commercio vanno alla Protezione civile, ma senza protezioni arriveremo a una serrata delle attività funebri in tutta Italia e dovremo lasciare i defunti nelle camere mortuarie”.

E' questo l'allarme lanciato da Cristian Vergani, presidente nazionale della Federazione italiana del comparto funebre (Federcofit) al quale ha fatto eco la sanremese Liliana Allaria, presidente regionale, che rappresenta le imprese del settore in Liguria e nella nostra provincia.

“La situazione a Bergamo, Brescia e ora anche a Milano è sempre peggiore ed abbiamo anche molti impresari colpiti dal coronavirus. E' sempre più pericoloso fare i nostri servizi perché le mascherine non si trovano più, tutti i nostri fornitori sono 'blindati' dalla Protezione civile. Quando saranno esaurite non potremo più lavorare”.

Il problema delle agenzie funebri è ormai conclamato nelle zone ad alto rischio, da dove è partito il focolaio del Coronavirus, ma che si sta estendendo anche alla nostra provincia. “E’ impossibile comprare mascherine, sia in Italia che all'estero – continua Liliana Allaria perché ogni impresa funebre aveva i suoi canali di approvvigionamento, ma oggi tutte le spedizioni vengono fermate alla dogana”.

Le imprese hanno anche tentato di fare un ordine cumulativo, ma poi non è stato possibile comprarle. E’ stata fatta anche una richiesta alla Protezione Civile: “Ci è stato risposto con un messaggio di otto righe in cui ci dicono che la domanda non può essere presa in carico e di rivolgerci al soggetto attuatore regionale”.

Alle imprese funebri servono dotazioni professionali, come le maschere Ffp2 o Ffp3: “Il problema – ha terminato Liliana Allaria - ha spiegato - non è solo dei defunti perché noi incontriamo anche i familiari e stiamo a contatto con loro. In molti casi sono persone positive al virus. Siamo allo stremo e chiediamo solo di essere tutelati per svolgere il nostro lavoro che, se si bloccasse, lascerebbe le salme nelle camere mortuarie”.


Coronavirus: procedura di vestizione e svestizione

L'UOC Malattie Infettive e Tropicali della Azienda ospedaliero-universitaria Senese collaborazione ha realizzato un video dimostrativo sull'igienizzazione della mani, la vestizione e la svestizione degli operatori sanitari.   Questo filmato può essere una guida utile anche per chi opera nel nostro settore ed è chiamato a intervenire in un caso di decesso da COVID.

Come cambia il lavoro delle onoranze funebri: Giorgio Guillard (Federcofit Liguria)

"Siamo lavoratori considerati a rischio - ha detto - Svolgiamo il nostro lavoro con grosse difficoltà.
All'ospedale di Sanremo è stata predisposta una camera mortuaria specifica, per le persone risultate positive al covid-19, dove possiamo accedere solo noi con speciali sistemi di protezione individuale".

2 Ciapetti - Giorgio GuillardIl segretario regionale della Federcofit (Federazione del Comparto Funerario Italiano) Giorgio Guillard, titolare delle Onoranze Funebri Francioni di Sanremo insieme alla moglie Enrica Maria Abate, spiega a SanremoNews.it come sia cambiato il loro lavoro ai tempi del Coronavirus tra sistemi di protezione individuale e regole per le cerimonie.

"Siamo lavoratori considerati a rischio - ha detto - Svolgiamo il nostro lavoro con grosse difficoltà. All'ospedale di Sanremo è stata predisposta una camera mortuaria specifica, per le persone risultate positive al covid-19, dove possiamo accedere solo noi con speciali sistemi di protezione individuale. L'ingresso è infatti riservato solo agli addetti ai lavori e neanche alla famiglia del defunto. La cerimonia prevede poi una sorta di preghiera di saluto, sul sagrato della chiesa, alla presenza di pochissime persone rispettando sempre le distanze di sicurezza. Subito dopo la salma deve essere portata al cimitero dove possono accedere solo gli addetti".

clic qui per seguire la videochat.


Gli Operatori si stringono ai loro Colleghi

"Berghém, mola mia!" è l'esortazione che coinvolge non solo le nostre Aziende ma tutte le persone che incontrano i nostri mezzi ogni giorno: forza, Bergamo!


Coronavirus. Iniziativa congiunta EFI/Federcofit per l’approvvigionamento dei DPI.

Segnaliamo agli operatori che, oltre questo appello, Federcofit ha deciso, nel rispetto delle norme vigenti, di attivarsi direttamente, per cercare canali diretti di approvvigionamento per Dispositivi di Protezione Individuale.
Federcofit ha individuato dei produttori di mascherine direttamente in Cina, ai quali sono stati fatti gli ordini. Ci sono ancora diversi problemi ma contiamo di superarli e di rendere disponibili le mascherine agli Operatori che ne avessero bisogno.
La saggezza popolare dice da sempre “Aiutati che il Ciel ti aiuta!”, ognuno deve fare la sua parte in questo momento per superare l’emergenza, Federcofit è a fianco degli Operatori affinché possano prestare in sicurezza un servizio fondamentale per le famiglie e la Nazione tutta.

 

Gianni Gibellini e Cristian Vergani, Presidenti rispettivamente di EFI e di Federcofit, hanno rivolto un pressante appello al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, alla Protezione Civile Nazionale e a tutte le Istituzioni delle aree maggiormente interessate dall’epidemia Covid-19 perché tutti gli Operatori Funerari italiani abbiano accesso ad un canale distributivo dedicato per l’approvvigionamento dei necessari Dispositivi di Protezione Individuale.

Questo il messaggio inviato:
In questo momento di gravissima emergenza legata al diffondersi dell’epidemia da Covid-19, le Imprese di Onoranze Funebri svolgono, al pari di altre categorie professionali, un ruolo di fondamentale importanza da un punto di vista non solo sociale, ma anche e soprattutto sanitario.
Nonostante ciascuna Impresa abbia a suo tempo provveduto autonomamente a dotarsi di adeguate scorte dei necessari Dispositivi di Protezione Individuale, oggi risulta difficile, quando non impossibile, l’approvvigionamento di ulteriori strumenti di protezione, indispensabili per far fronte agli attuali carichi di lavoro.
Le scriventi Federazioni, che rappresentano a livello nazionale l’imprenditoria funeraria privata del nostro Paese, chiedono quindi l’accesso a un canale distributivo dedicato che, pur tenendo conto delle necessarie priorità del settore sanitario, garantisca anche agli Operatori Funebri italiani la possibilità di adempiere nella massima sicurezza per l’intera collettività ai propri compiti e alle proprie funzioni.
Ci troviamo nella condizione in cui fra pochi giorni non saremo più nelle condizioni di intervenire e di operare perché termineremo le scorte. Da quel momento non potremo più garantire gli interventi, che si tratti di Covid-19 o meno. Non potremo esporre Operatori e dipendenti a situazioni con altissime potenzialità di rischio.
Certi di un tempestivo ed esaustivo riscontro, salutiamo cordialmente”.

https://tgfuneral24.it/2020/03/19/coronavirus-iniziativa-congiunta-efi-federcofit-per-lapprovvigionamento-dei-dpi/

clic qui per l'articolo con la risposta della Protezione Civile


Palazzo Regione Lombardia

Coronavirus: nuove istruzioni da Regione Lombardia

Gentilissimi,
con riguardo all’esercizio dell’attività funebre si forniscono le seguenti indicazioni a riscontro dei quesiti pervenuti:

1. Trasporto a cassa aperta

Come evidenziato nella nota DGW “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre del 12.03.2020 prot. 11358 relativa al trattamento delle salme e dei cadaveri di cittadini deceduti affetti da Covid-19, a scopo precauzionale : “Il trasporto del feretro non è fonte di diffusione del virus e non comporta rischi per la salute pubblica; tuttavia a scopo precauzionale sono sospesi per tutti i decessi, i trasporti a cassa aperta (artt. 70 comma 4 e 72 comma 1 l.r. 4/2020; art. 39 comma 2 Regolamento Regionale 6/2004), almeno fino alla fine dell’emergenza sanitaria.”

2. Riduzione del periodo di osservazione della salma di cittadini affetti da COVID-19.

È stato disposto che:

    1. a) nelle strutture di ricovero le direzioni di presidio riducano il periodo di osservazione della salma, mediante l'accertamento strumentale della realtà della morte ai sensi dell'art. 1 del DM Salute 11 aprile 2008; accelerando così i tempi di trasporto della salma;
    2. b) al di fuori delle strutture di ricovero i medici necroscopi, constatata la realtà della morte mediante la visita necroscopica, dispongano la riduzione del periodo di osservazione ai sensi dell’art. 70 comma 3 della Legge Regionale 30 dicembre 2009, n. 33.

3. Decesso presso abitazione e vestizione delle salme.

Nella prassi, che si conferma, la vestizione è effettuata successivamente all’accertamento di morte da parte del medico incaricato delle funzioni di necroscopo dall’ASST (art. 69 comma 3 l.r. 4/2019).

Al fine di evitare il rischio potenziale di esposizione per contatto con eventuali liquidi biologici di cittadini deceduti affetti da COVID-19, deve essere evitata la manipolazione delle salme/cadaveri. Pertanto, si soprassiede alla vestizione e si procede con l’avvolgimento nel lenzuolo imbevuto di soluzione disinfettante (nota DGW del 12.03.2020 prot. 11358 “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre” inviata alle Strutture sanitarie e socio-sanitarie).

4. Deroga all’obbligo di intervenire con quattro operatori funebri o necrofori.

L’obbligo di cui all’art. 74 comma 3 lett. f) l.r.4/2019 (che dispone che l’esercizio dell’attività fune­bre sia subordinato alla sussistenza e alla permanenza almeno quattro operatori funebri o necrofori) è strettamente connesso alla fattispecie ordinaria della cerimonia funebre, sospese dall’ DPCM 8 marzo 2020, art. 1 comma 1 lett. i).

Stante la necessità di garantire l’esercizio dell’attività funebre, così come disposto dal DPCM 11 marzo 2020, art. 1 comma 1 comma 3, per le difficoltà espresse dal territorio, e per le attività necessarie alla preparazione e trasporto del feretro, da svolgere mediante adeguate attrezzature per la sua movimentazione, risulta possibile l’intervento con un numero ridotto di operatori fino a conclusione dell’emergenza COVID-19, alle condizioni da voi evidenziate.

5. Dotazione DPI per i necrofori

Nel trattamento di pazienti deceduti, affetti da infezione da COVID 2019, casi confermati e casi probabili, devono essere attivate precauzioni standard. Con il decesso, infatti, cessano le attività vitali e cessa il pericolo di contagio: il paziente deceduto, a respirazione cessata, non è fonte di dispersione nell’aria di virus attraverso aerosol.

D’altro canto, al fine di evitare il rischio potenziale di esposizione per contatto con eventuali liquidi biologici nel trattamento delle salme e dei cadaveri di cittadini deceduti affetti da COVID-19, si raccomanda che gli operatori addetti all’attività funebre, oltre a rispettare tutte le misure igieniche previste per la popolazione generale, utilizzino adeguati Dispositivi di Protezione individuale - mascherina chirurgica, occhiali protettivi (oppure mascherina con visiera), camice monouso idrorepellente, guanti spessi e scarpe da lavoro chiuse - nella manipolazione delle salme/cadaveri di cittadini deceduti affetti da Covid-19 (nota DGW del 12.03.2020 prot. 11358 “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre” inviata alle Strutture sanitarie e socio-sanitarie).

6. Approvvigionamento DPI per i servizi funebri.

Nell’attuale contesto, è possibile curare l’approvvigionamento con la rete pubblica per il solo personale sanitario. Sarà cura delle singole imprese provvedere autonomamente.

7. Cerimonie religiose

Il DPCM 8 marzo 2020, art. 1 comma 1 lett. i) sospende le cerimonie religiose, comprese quelle funebri. In generale, è necessario che siano evitate espressioni di affetto nei confronti del defunto/a; siano rispettate le corrette procedure del lavaggio delle mani; siano arieggiati periodicamente i locali e non siano affollati mantenendo le distanze interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro.

8. Cremazioni.

Al fine di ridurre i tempi di attesa delle cremazioni sull’intero territorio regionale questa Regione ha sollecitato la Prefettura di Milano.

9. Autorizzazione alla cremazione ex art. 12 comma 1 e comma 2 del Regolamento attività funebre e cimiteriale, n. 6/2004 e processo verbale.

La legge 130/01 all'art 3 prevede che in mancanza di indicazioni testamentarie o di altre espressioni di volontà del defunto (“… l'iscrizione, certificata dal rappresentante legale, ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati …”) la volontà del coniuge o altro parente sia "manifestata" all'ufficiale di stato civile del Comune di decesso o residenza, ai fini della sua autorizzazione. La Circolare 21/SAN/2005, esplicativa del Regolamento, indica "in luogo del processo verbale, un atto notorio o una dichiarazione sostitutiva dello stesso". Appare, pertanto, lecita, stante il contesto emergenziale, l’acquisizione da parte del Comune di un atto scritto conforme al DPR 28 dicembre 2000, n. 445.

10. Interazione tra Comune, impresa, cittadino e operatori sanitari

Devono essere valorizzati in questo contesto emergenziale - in cui la principale misura di protezione è il divieto di spostamento delle persone fisiche, se non per motivate esigenze - gli strumenti di interazione in remoto tra Comune, impresa, cittadino e operatori sanitari, nel rispetto del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, ove applicabile.

Cordiali saluti

Direzione Generale Welfare

Luigi Cajazzo
Direttore Generale Welfare


Coronavirus: una comunicazione per i dolenti

In questo momento così difficile, Federcofit ha pensato di preparare un modello di lettera per i dolenti, per spiegare l’importanza delle nuove procedure adottate in questa emergenza, sicuramente per alcuni aspetti dolorose per le famiglie, ma indispensabili per evitare che il tributo a chi ci ha lasciati possa causare nuove infezioni.

Potete scaricare il modello a questo link 

Potete chiedere il testo direttamente in Federazione scrivendo a: info@federcofit.eu.


Tempio Crematorio Trecate

I crematori italiani

Dopo aver parlato della cremazione e del suo sviluppo nel nostro paese, e dopo avere pubblicato l’elenco dei crematori oggi in attività regione per regione, iniziamo a presentare su Hermes funeraria i singoli impianti con le informazioni essenziali ed utili per gli oratori funebri che debbano fare affidamento a queste strutture nel proprio territorio di intervento. Inizia un percorso di informazione, doveroso per l’organo di informazione di Federcofit, che fa affidamento e raccoglie, rendendole di facile consultazione, le informazioni che sono presenti sui canali di informazione e che sono fornite via via dagli stessi gestori dei singoli impianti.
Ogni uscita di HERMES funeraria conterrà le informazioni disponibili di 6 o 7 impianti al fine di completare il quadro in tempi sufficientemente rapidi e facilitare la scelta da parte degli operatori interessati.

Scarica il PDF con le schede sui crematori di Acqui Terme, Brescia, Cagliari, Cervignano del Friuli, Domodossola, Modena, Olbia

 


Spostamenti per esigenze lavorative: modulo di autocertificazione del 23 marzo 2020

Autodichiarazione in relazione alle “Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19” disposte dal DPCM 22 marzo 2020

Da questo link potete scaricare il nuovo modulo di autocertificazione.

Si tratta di un PDF compilabile, che quindi non dovrete più fotocopiare ma potrete salvare con i dati standard e aggiornare (a mano o col computer) secondo le necessità.

clicca qui per scaricare il modulo di autodichiarazione, versione 23.3.2020


Coronavirus - a Milano sepolture entro 5 giorni

(MIANEWS) Milano, 13 MAR -

Entro 5 giorni dal decesso i familiari dovranno dar disposizioni per la sepoltura dei defunti, in caso contrario il Comune provvederà a inumare le salme in un apposito campo individuato nel Cimitero Maggiore di Milano.
Lo prevede l'ordinanza firmata il 13 marzo 2020 dal sindaco Giuseppe Sala in deroga al Regolamento comunale dei servizi funebri e cimiteriali che prevede tale ipotesi nel limite di trenta giorni.

clic qui per scaricare l'Ordinanza n. 12 del 13/03/2020 del Sindaco di Milano

La deroga sul regolamento non sarebbe dovuta alla saturazione degli obitori ma terrebbe in considerazione il fatto che a causa dei pericoli di contagio le disposizioni governative vietano le cerimonie funebri e tale circostanza potrebbe spingere i parenti, magari a loro volta in quarantena, ad attendere per lungo tempo prima di procedere all'inumazione.
La modifica al Regolamento dei servizi funebri sarebbe stata presa su richiesta degli ospedali che hanno ridotte disponibilità di posti negli obitori, in quello comunale di via Ponzio al momento sono libere 30 celle sulle cento disponibili.
La sepoltura su iniziativa del Comune è gratuita e i parenti potranno successivamente chiedere l'esumazione straordinaria delle salme e scegliere un luogo diverso dove seppellire i defunti.
red

131900 MAR 20

 

clic qui per scaricare l'Ordinanza n. 12 del 13/03/2020 del Sindaco di Milano


Palazzo Regione Lombardia

Coronavirus: ordinanza blocca Lombardia

Il Presidente della Giunta della Regione Lombardia ha emanato una nuova ordinanza con misure più stringenti finalizzate a ridurre ancora di più le occasioni di potenziale contagio, attraverso la sospensione di altre attività finora autorizzate alla continuazione.

I servizi di Onoranze Funebri rientrano tra i servizi alla persona essenziali previsti dall'allegato 2.

clic qui per scaricare l'Ordinanza 514 in formato PDF

clic qui per scaricare l'allegato 1 all'Ordinanza 514 in formato PDF

clic qui per scaricare l'allegato 2 all'Ordinanza 514 in formato PDF