Coronavirus. Iniziativa congiunta EFI/Federcofit per l’approvvigionamento dei DPI.
Segnaliamo agli operatori che, oltre questo appello, Federcofit ha deciso, nel rispetto delle norme vigenti, di attivarsi direttamente, per cercare canali diretti di approvvigionamento per Dispositivi di Protezione Individuale.
Federcofit ha individuato dei produttori di mascherine direttamente in Cina, ai quali sono stati fatti gli ordini. Ci sono ancora diversi problemi ma contiamo di superarli e di rendere disponibili le mascherine agli Operatori che ne avessero bisogno.
La saggezza popolare dice da sempre “Aiutati che il Ciel ti aiuta!”, ognuno deve fare la sua parte in questo momento per superare l’emergenza, Federcofit è a fianco degli Operatori affinché possano prestare in sicurezza un servizio fondamentale per le famiglie e la Nazione tutta.
Gianni Gibellini e Cristian Vergani, Presidenti rispettivamente di EFI e di Federcofit, hanno rivolto un pressante appello al Presidente del Consiglio, al Ministro della Salute, alla Protezione Civile Nazionale e a tutte le Istituzioni delle aree maggiormente interessate dall’epidemia Covid-19 perché tutti gli Operatori Funerari italiani abbiano accesso ad un canale distributivo dedicato per l’approvvigionamento dei necessari Dispositivi di Protezione Individuale.
Questo il messaggio inviato:
“In questo momento di gravissima emergenza legata al diffondersi dell’epidemia da Covid-19, le Imprese di Onoranze Funebri svolgono, al pari di altre categorie professionali, un ruolo di fondamentale importanza da un punto di vista non solo sociale, ma anche e soprattutto sanitario.
Nonostante ciascuna Impresa abbia a suo tempo provveduto autonomamente a dotarsi di adeguate scorte dei necessari Dispositivi di Protezione Individuale, oggi risulta difficile, quando non impossibile, l’approvvigionamento di ulteriori strumenti di protezione, indispensabili per far fronte agli attuali carichi di lavoro.
Le scriventi Federazioni, che rappresentano a livello nazionale l’imprenditoria funeraria privata del nostro Paese, chiedono quindi l’accesso a un canale distributivo dedicato che, pur tenendo conto delle necessarie priorità del settore sanitario, garantisca anche agli Operatori Funebri italiani la possibilità di adempiere nella massima sicurezza per l’intera collettività ai propri compiti e alle proprie funzioni.
Ci troviamo nella condizione in cui fra pochi giorni non saremo più nelle condizioni di intervenire e di operare perché termineremo le scorte. Da quel momento non potremo più garantire gli interventi, che si tratti di Covid-19 o meno. Non potremo esporre Operatori e dipendenti a situazioni con altissime potenzialità di rischio.
Certi di un tempestivo ed esaustivo riscontro, salutiamo cordialmente”.
clic qui per l'articolo con la risposta della Protezione Civile
Coronavirus: nuove istruzioni da Regione Lombardia
Gentilissimi,
con riguardo all’esercizio dell’attività funebre si forniscono le seguenti indicazioni a riscontro dei quesiti pervenuti:
1. Trasporto a cassa aperta
Come evidenziato nella nota DGW “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre del 12.03.2020 prot. 11358 relativa al trattamento delle salme e dei cadaveri di cittadini deceduti affetti da Covid-19, a scopo precauzionale : “Il trasporto del feretro non è fonte di diffusione del virus e non comporta rischi per la salute pubblica; tuttavia a scopo precauzionale sono sospesi per tutti i decessi, i trasporti a cassa aperta (artt. 70 comma 4 e 72 comma 1 l.r. 4/2020; art. 39 comma 2 Regolamento Regionale 6/2004), almeno fino alla fine dell’emergenza sanitaria.”
2. Riduzione del periodo di osservazione della salma di cittadini affetti da COVID-19.
È stato disposto che:
-
- a) nelle strutture di ricovero le direzioni di presidio riducano il periodo di osservazione della salma, mediante l'accertamento strumentale della realtà della morte ai sensi dell'art. 1 del DM Salute 11 aprile 2008; accelerando così i tempi di trasporto della salma;
- b) al di fuori delle strutture di ricovero i medici necroscopi, constatata la realtà della morte mediante la visita necroscopica, dispongano la riduzione del periodo di osservazione ai sensi dell’art. 70 comma 3 della Legge Regionale 30 dicembre 2009, n. 33.
3. Decesso presso abitazione e vestizione delle salme.
Nella prassi, che si conferma, la vestizione è effettuata successivamente all’accertamento di morte da parte del medico incaricato delle funzioni di necroscopo dall’ASST (art. 69 comma 3 l.r. 4/2019).
Al fine di evitare il rischio potenziale di esposizione per contatto con eventuali liquidi biologici di cittadini deceduti affetti da COVID-19, deve essere evitata la manipolazione delle salme/cadaveri. Pertanto, si soprassiede alla vestizione e si procede con l’avvolgimento nel lenzuolo imbevuto di soluzione disinfettante (nota DGW del 12.03.2020 prot. 11358 “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre” inviata alle Strutture sanitarie e socio-sanitarie).
4. Deroga all’obbligo di intervenire con quattro operatori funebri o necrofori.
L’obbligo di cui all’art. 74 comma 3 lett. f) l.r.4/2019 (che dispone che l’esercizio dell’attività funebre sia subordinato alla sussistenza e alla permanenza almeno quattro operatori funebri o necrofori) è strettamente connesso alla fattispecie ordinaria della cerimonia funebre, sospese dall’ DPCM 8 marzo 2020, art. 1 comma 1 lett. i).
Stante la necessità di garantire l’esercizio dell’attività funebre, così come disposto dal DPCM 11 marzo 2020, art. 1 comma 1 comma 3, per le difficoltà espresse dal territorio, e per le attività necessarie alla preparazione e trasporto del feretro, da svolgere mediante adeguate attrezzature per la sua movimentazione, risulta possibile l’intervento con un numero ridotto di operatori fino a conclusione dell’emergenza COVID-19, alle condizioni da voi evidenziate.
5. Dotazione DPI per i necrofori
Nel trattamento di pazienti deceduti, affetti da infezione da COVID 2019, casi confermati e casi probabili, devono essere attivate precauzioni standard. Con il decesso, infatti, cessano le attività vitali e cessa il pericolo di contagio: il paziente deceduto, a respirazione cessata, non è fonte di dispersione nell’aria di virus attraverso aerosol.
D’altro canto, al fine di evitare il rischio potenziale di esposizione per contatto con eventuali liquidi biologici nel trattamento delle salme e dei cadaveri di cittadini deceduti affetti da COVID-19, si raccomanda che gli operatori addetti all’attività funebre, oltre a rispettare tutte le misure igieniche previste per la popolazione generale, utilizzino adeguati Dispositivi di Protezione individuale - mascherina chirurgica, occhiali protettivi (oppure mascherina con visiera), camice monouso idrorepellente, guanti spessi e scarpe da lavoro chiuse - nella manipolazione delle salme/cadaveri di cittadini deceduti affetti da Covid-19 (nota DGW del 12.03.2020 prot. 11358 “Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre” inviata alle Strutture sanitarie e socio-sanitarie).
6. Approvvigionamento DPI per i servizi funebri.
Nell’attuale contesto, è possibile curare l’approvvigionamento con la rete pubblica per il solo personale sanitario. Sarà cura delle singole imprese provvedere autonomamente.
7. Cerimonie religiose
Il DPCM 8 marzo 2020, art. 1 comma 1 lett. i) sospende le cerimonie religiose, comprese quelle funebri. In generale, è necessario che siano evitate espressioni di affetto nei confronti del defunto/a; siano rispettate le corrette procedure del lavaggio delle mani; siano arieggiati periodicamente i locali e non siano affollati mantenendo le distanze interpersonale di sicurezza di almeno 1 metro.
8. Cremazioni.
Al fine di ridurre i tempi di attesa delle cremazioni sull’intero territorio regionale questa Regione ha sollecitato la Prefettura di Milano.
9. Autorizzazione alla cremazione ex art. 12 comma 1 e comma 2 del Regolamento attività funebre e cimiteriale, n. 6/2004 e processo verbale.
La legge 130/01 all'art 3 prevede che in mancanza di indicazioni testamentarie o di altre espressioni di volontà del defunto (“… l'iscrizione, certificata dal rappresentante legale, ad associazioni riconosciute che abbiano tra i propri fini statutari quello della cremazione dei cadaveri dei propri associati …”) la volontà del coniuge o altro parente sia "manifestata" all'ufficiale di stato civile del Comune di decesso o residenza, ai fini della sua autorizzazione. La Circolare 21/SAN/2005, esplicativa del Regolamento, indica "in luogo del processo verbale, un atto notorio o una dichiarazione sostitutiva dello stesso". Appare, pertanto, lecita, stante il contesto emergenziale, l’acquisizione da parte del Comune di un atto scritto conforme al DPR 28 dicembre 2000, n. 445.
10. Interazione tra Comune, impresa, cittadino e operatori sanitari
Devono essere valorizzati in questo contesto emergenziale - in cui la principale misura di protezione è il divieto di spostamento delle persone fisiche, se non per motivate esigenze - gli strumenti di interazione in remoto tra Comune, impresa, cittadino e operatori sanitari, nel rispetto del DPR 28 dicembre 2000, n. 445, ove applicabile.
Cordiali saluti
Direzione Generale Welfare
Luigi Cajazzo
Direttore Generale Welfare
Coronavirus: una comunicazione per i dolenti
In questo momento così difficile, Federcofit ha pensato di preparare un modello di lettera per i dolenti, per spiegare l’importanza delle nuove procedure adottate in questa emergenza, sicuramente per alcuni aspetti dolorose per le famiglie, ma indispensabili per evitare che il tributo a chi ci ha lasciati possa causare nuove infezioni.
Potete scaricare il modello a questo link
Potete chiedere il testo direttamente in Federazione scrivendo a: info@federcofit.eu.
I crematori italiani
Dopo aver parlato della cremazione e del suo sviluppo nel nostro paese, e dopo avere pubblicato l’elenco dei crematori oggi in attività regione per regione, iniziamo a presentare su Hermes funeraria i singoli impianti con le informazioni essenziali ed utili per gli oratori funebri che debbano fare affidamento a queste strutture nel proprio territorio di intervento. Inizia un percorso di informazione, doveroso per l’organo di informazione di Federcofit, che fa affidamento e raccoglie, rendendole di facile consultazione, le informazioni che sono presenti sui canali di informazione e che sono fornite via via dagli stessi gestori dei singoli impianti.
Ogni uscita di HERMES funeraria conterrà le informazioni disponibili di 6 o 7 impianti al fine di completare il quadro in tempi sufficientemente rapidi e facilitare la scelta da parte degli operatori interessati.
Spostamenti per esigenze lavorative: modulo di autocertificazione del 23 marzo 2020
Autodichiarazione in relazione alle “Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19” disposte dal DPCM 22 marzo 2020
Da questo link potete scaricare il nuovo modulo di autocertificazione.
Si tratta di un PDF compilabile, che quindi non dovrete più fotocopiare ma potrete salvare con i dati standard e aggiornare (a mano o col computer) secondo le necessità.
clicca qui per scaricare il modulo di autodichiarazione, versione 23.3.2020
Coronavirus - a Milano sepolture entro 5 giorni
(MIANEWS) Milano, 13 MAR -
Entro 5 giorni dal decesso i familiari dovranno dar disposizioni per la sepoltura dei defunti, in caso contrario il Comune provvederà a inumare le salme in un apposito campo individuato nel Cimitero Maggiore di Milano.
Lo prevede l'ordinanza firmata il 13 marzo 2020 dal sindaco Giuseppe Sala in deroga al Regolamento comunale dei servizi funebri e cimiteriali che prevede tale ipotesi nel limite di trenta giorni.
clic qui per scaricare l'Ordinanza n. 12 del 13/03/2020 del Sindaco di Milano
La deroga sul regolamento non sarebbe dovuta alla saturazione degli obitori ma terrebbe in considerazione il fatto che a causa dei pericoli di contagio le disposizioni governative vietano le cerimonie funebri e tale circostanza potrebbe spingere i parenti, magari a loro volta in quarantena, ad attendere per lungo tempo prima di procedere all'inumazione.
La modifica al Regolamento dei servizi funebri sarebbe stata presa su richiesta degli ospedali che hanno ridotte disponibilità di posti negli obitori, in quello comunale di via Ponzio al momento sono libere 30 celle sulle cento disponibili.
La sepoltura su iniziativa del Comune è gratuita e i parenti potranno successivamente chiedere l'esumazione straordinaria delle salme e scegliere un luogo diverso dove seppellire i defunti.
red
131900 MAR 20
clic qui per scaricare l'Ordinanza n. 12 del 13/03/2020 del Sindaco di Milano
Coronavirus: ordinanza blocca Lombardia
Il Presidente della Giunta della Regione Lombardia ha emanato una nuova ordinanza con misure più stringenti finalizzate a ridurre ancora di più le occasioni di potenziale contagio, attraverso la sospensione di altre attività finora autorizzate alla continuazione.
I servizi di Onoranze Funebri rientrano tra i servizi alla persona essenziali previsti dall'allegato 2.
clic qui per scaricare l'Ordinanza 514 in formato PDF
clic qui per scaricare l'allegato 1 all'Ordinanza 514 in formato PDF
clic qui per scaricare l'allegato 2 all'Ordinanza 514 in formato PDF
Coronavirus: istruzioni dalle Regioni per i cadaveri
L'appello lanciato dal nostro Segretario Nazionale Riccardo Salvalaggio, e le conseguenti richieste formali a tutte le regioni inviate da Federcofit ha ottenuto delle risposte.
Dopo la Regione Lombardia, anche altre regioni hanno adottato dei provvedimenti che pubblichiamo in questa pagina, man mano che ci sono comunicati.
regione |
clic qui |
Valle d’Aosta |
|
Piemonte | |
Lombardia
ATS Val Padana |
|
Emilia Romagna
attività funebre polizia mortuaria |
|
comune di Bologna | |
comune di Parma | |
Friuli Venezia Giulia |
|
Veneto
su medicina necroscopica |
|
Trentino Alto Adige | |
Provincia di Trento |
|
Provincia di Bolzano |
|
Liguria | |
Toscana |
|
Umbria | |
Lazio |
|
Abruzzo |
|
Marche | |
Molise |
|
Basilicata |
|
Puglia |
|
Campania | |
Calabria |
|
Sicilia |
|
Sardegna |
|
Coronavirus: la Lombardia regola l'attività funebre
Qualche giorno fa, il nostro Segretario Nazionale Riccardo Salvalaggio si era appellato alle autorità perché questa emergenza non lasciasse gli Operatori delle Onoranze Funebri in balia dell'incertezza, senza guide per lavorare in sicurezza. Regione Lombardia ha dato ascolto al nostro appello e ha emesso una circolare specifica per il nostro settore; ringraziamo il dottor Cajazzo, per la sensibilità della direzione generale del welfare.
clic qui per scaricare la circolare
Oggetto : Emergenza da COVID-19. Indicazioni in materia di attività funebre
Le presenti indicazioni sostituiscono le precedenti e saranno passibili di modifica in funzione di nuove indicazioni nazionali relative al trattamento delle salme e dei cadaveri di cittadini deceduti affetti da Covid-19.
Con il decesso cessano le funzioni vitali e si riduce nettamente il pericolo di contagio; infatti, la trasmissione del virus è prevalentemente per droplets (esposizione a goccioline emesse con tosse e/o starnuti) e per contatto: il paziente deceduto, a respirazione e motilità cessate, non è fonte di dispersione del virus nell'ambiente, per cui non sono richieste misure particolari e le salme vanno trattate secondo i protocolli ordinari.
Ciò premesso al fine di ridurre le occasioni di contatto, si dispone che:
- a) nelle strutture di ricovero le direzioni di presidio riducano il periodo di osservazione della salma, mediante l'accertamento strumentale della realtà della morte ai sensi dell'art. 1 del DM Salute 11 aprile 2008; accelerando così i tempi di trasporto della salma;
- b) al di fuori delle strutture di ricovero i medici necroscopi, constatata la realtà della morte mediante la visita necroscopica, dispongano la riduzione del periodo di osservazione ai sensi dell’art. 70 comma 3 della Legge Regionale 30 dicembre 2009, n. 33.
Si raccomanda che le direzioni ospedaliere e/o i medici necroscopi informino i congiunti dell’importanza delle corrette procedure del lavaggio delle mani, e della necessità di evitare espressioni di affetto nei confronti del defunto/a; si richiama inoltre la necessità di arieggiare periodicamente i locali e di non affollarli mantenendo le distanze sicurezza interpersonale di almeno 1 metro.
Al fine di evitare il rischio potenziale di esposizione per contatto con eventuali liquidi biologici, deve essere evitata la manipolazione delle salme/cadaveri, soprassedendo alla vestizione ed avvolgendole nel lenzuolo imbevuto di soluzione disinfettante.
Per questa attività si raccomanda agli operatori addetti, oltre al rispetto di tutte le misure igieniche previste per la popolazione generale, l’utilizzo di adeguati Dispositivi di Protezione individuale: mascherina chirurgica, occhiali protettivi (oppure mascherina con visiera), camice monouso idrorepellente, guanti spessi e scarpe da lavoro chiuse. Oltre ad essere garantita un’adeguata aerazione dei locali, al termine delle attività, dovrà essere eseguita un’accurata pulizia con disinfezione delle superfici e degli ambienti adibiti alle attività.
Il trasporto del feretro non è fonte di diffusione del virus e non comporta rischi per la salute pubblica; tuttavia a scopo precauzionale sono sospesi per tutti i decessi, i trasporti a cassa aperta (artt. 70 comma 4 e 72 comma 1 l.r. 4/2020; art. 39 comma 2 Regolamento Regionale 6/2004), almeno fino alla fine dell’emergenza sanitaria.
Riguardo alle restrizioni per i funerali, vale quanto previsto dal DPCM 8 marzo 2020 che, all’art. 1, lett. i) recita: “l’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”.
Si ricorda inoltre che - ai sensi dello stesso decreto - è fatto divieto assoluto per i soggetti sottoposti a quarantena di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora.
Si chiede alle ATS di dare adeguata informazione ai Comuni del territorio di riferimento.
Cordiali saluti
IL DIRETTORE GENERALE
LUIGI CAJAZZO
Coronavirus: indicazioni per la medicina necroscopica
La Direzione Generale welfare della Regione Lombardia ha inviato una circolare di indicazioni in relazione all'epidemia da Sars-CoV-2, evidenziamo qui il passaggio relativo alle salme.
MEDICINA NECROSCOPICA
Nelle strutture di ricovero le direzioni di presidio avranno cura, ove necessario, di ridurre il periodo di osservazione della salma, mediante l'accertamento strumentale della realtà della morte (ai sensi dell'art. 1 del DM Salute 11 aprile 2008).
Tale modalità consente tra l'altro di accelerare i tempi di trasporto e di inumazione.
Nel caso di decesso al domicilio, pur evidenziando che trattasi di patologia a trasmissione droplet, si raccomanda che il medico necroscopo informi dell'importanza delle corrette procedure del lavaggio delle mani e della necessità di evitare da parte dei congiunti espressioni di affetto nei confronti del defunto/a.
clic qui per scaricare la circolare
Coronavirus: le Onoranze Funebri servizi essenziali aperti
Con il DPCM 11 marzo 2020, tutte le attività commerciali non essenziali sono chiuse.
Restano aperte:
COMMERCIO AL DETTAGLIO
- Ipermercati
- Supermercati
- Discount di alimentari
- Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari
- Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
- Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
- Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le tele- comunicazioni (ICT) in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e mate- riale elettrico e termoidraulico
- Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
- Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione
- Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici Farmacie
- Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica
- Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
- Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale
- Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici
- Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
- Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
- Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione
- Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono
- Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
SERVIZI PER LA PERSONA
- Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
- Attività delle lavanderie industriali
- Altre lavanderie, tintorie
- Servizi di pompe funebri e attività connesse
clic qui per scaricare il DPCM 11 marzo 2020
Decreto "#IoRestoaCasa": Domande & Risposte
10 Marzo 2020
ZONE INTERESSATE DAL DECRETO
- Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?
No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. - Sono ancora previste zone rosse?
No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti.
SPOSTAMENTI
- Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?
Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.
È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. - Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?
Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. - Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?
In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. - Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?
È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n. 1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. - Come si devono comportare i transfrontalieri?
I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). - Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?
Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole. - Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?
Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. - È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?
Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili. - È consentito fare attività motoria?
Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. - Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa). - Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?
Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile.
TRASPORTI
- Sono previste limitazioni per il transito delle merci?
No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. - I corrieri merci possono circolare?
Sì, possono circolare. - Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci. - Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?
No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta è considerata esigenza lavorativa.
UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI
- Gli uffici pubblici rimangono aperti?
Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. - Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?
Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. - Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?
Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione. - Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?
Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste.
PUBBLICI ESERCIZI
- Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?
È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. - Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?
Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. - Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?
Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. - Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?
Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale.
SCUOLA
- Cosa prevede il decreto per le scuole?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità.
UNIVERSITÀ
- Cosa prevede il decreto per le università?
Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca. - Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?
Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità. - Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?
Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità. - Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?
Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca. - Cosa succede a chi è in Erasmus?
Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile.
CERIMONIE ED EVENTI
- Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?
Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). - Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?
Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.
Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro.
TURISMO
- Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?
Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.
Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. - Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?
Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo. - Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?
Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche.
AGRICOLTURA
- Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?
No, non sono previste limitazioni. - Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?
No, non sono previste limitazioni.