Montecorvino Pugliano (SA): Carabinieri sequestrano l'impianto di cremazione
SEQUESTRATO DAI CARABINIERI DEL NUCLEO OPERATIVO ECOLOGICO L’IMPIANTO
DI CREMAZIONE DI MONTECORVINO PUGLIANO, IN CAMPANIA.
Il provvedimento è scattato per verificare l’eventuale esistenza di fumi inquinanti e il corretto smaltimento dei rifiuti.
Pare che si intenda accertare anche in che modo vengono trattate le ceneri dei defunti in uno dei crematori di riferimento per il Sud Italia.
Un anno fa era stato il sindaco di Montecorvino Pugliano a chiedere agli organi preposti la verifica di tutte le procedure tese a tutelare il rischio di inquinamento ambientale e le modalità di esecuzione del processo di cremazione ,vista l’intensa attività di incinerazione e la preoccupazione di molti residenti allarmati dalle «cospicue emissioni di fumi densi e nerastri».
Essendo questo impianto tra i pochi presenti nel sud Italia , ci sarebbe un flusso di diverse migliaia di salme ogni anno
Con lo stop di questo impianto vi saranno forti ripercussioni nelle cremazioni in tutto il Meridione.
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Treviso: il crematorio fermo per manutenzione fino a metà dicembre.
Dal 1 di novembre l’impianto di via Giovanni Battista Riccioli ha sospeso l’attività per manutenzione, una ristrutturazione importante per il crematorio trevigiano che verrà in sostanza
rifatto quasi del tutto con la realizzazione di una nuova camera di combustione. La struttura dovrebbe tornare a regime intorno a metà dicembre.
LR n. 7/2013: deliberazioni della Giunta Regionale Campana
FEDERCOFIT, sottoscrivendo il comunicato stampa del Coordinamento intersindacale delle imprese funebri della Campania, dimostra come sempre la propria presenza nella Regione a tutela delle Imprese funebri.
Alla luce delle recenti Deliberazioni della Giunta Regionale Campana relative ai regolamenti attuativi della Legge Regionale n. 7/2013, disciplinante le attività funerarie e cimiteriali, non possiamo che considerare ammirevole il risultato ottenuto in un così breve arco di tempo.
La finalità è quella di chiarire tutte quelle numerose interpretazioni in buona o in malafede sino ad ora attuate cercando di creare regole uniformi per tutto il tessuto imprenditoriale funebre campano.
Tuttavia permane il problema relativo alla funzione e sopravvivenza delle attività funebri minori ed alla definizione delle procedure per il loro operare.
Se vero che tutti si debba concorrere con le medesime regole è anche vero che non si deve impedire all’imprenditoria minore di potersi mettere nelle condizioni di concorrenzialità non dando l’accesso a strumenti di aggregazione (Consorzi od altri) per assicurare l’esistenza di quei requisiti strutturali ed organizzativi necessari ad imprese serie.
Vero è che finalmente anche in Regione Campania si potranno costruire case funerarie con specifiche caratteristiche tecniche dando alle famiglie il diritto di avvalersi di strutture differenti dagli obitori pubblici o dalle Camere mortuarie ospedaliere: risultato molto importante ed atteso da lunghissimi anni.
Si deve, inoltre, apprezzare l'istituzione e la regolamentazione dei Registro delle Imprese e degli addetti che hanno frequentato i corsi di formazione istituiti dalla Legge Regionale: finalmente si potrà disporre di uno strumento molto utile a dare la massima trasparenza ed a combattere tutte le forme di abusivismo possibili nel settore.
Certo si dovrà chiarire circa la possibilità della permanenza di autonome SCIA per la vendita di articoli funebri e per l’attività di Agenzia di Affari al fine di evitare che componenti importanti presenti nella funeraria possano sfuggire da ogni controllo.
Federcofit si dissocia dal verificarsi di singolari iniziative mirate alla destrutturazione dell’articolato mediante emendamenti della prossima legge finanziaria regionale che contrastano apertamente con il buon senso o la professionalità che tanto necessita questo fragile settore.
Concludiamo sollecitando sia la Regione Campania, sia l’A.I.F.C. (pronta a tutelare le imprese del settore a prescindere dalla loro effettiva dimensione), che le altre associazioni di categoria alla creazione di un tavolo di confronto che debba analizzare anche questi importanti aspetti che possono rappresentare un oggettivo ostacolo all’applicazione delle norme.
Cogliamo l’occasione per augurare un buon natale ed un ottimo inizio anno all’insegna della reciproca collaborazione.
Giuseppe Ricci, Federcofit Campania
Adamo Molinaro, Federcofit Campania
Giovanni Caciolli, Segretario Nazionale Federcofit
Riccardo Salvalaggio, Segretario Nazionale aggiunto Federcofit
8° Meeting sulla Funeraria
FEDERCOFIT inaugura l’8° Meeting sulla Funeraria che si terrà nei giorni 1 e 2 Dicembre prossimo presso l’Hotel Miramare (A14 uscita Pescara Nord).
Durante l’evento verrà predisposto uno SHOW ROOM con la possibilità di esporre i propri articoli e produzioni.
Nelle passate edizioni abbiamo raggiunto numerose partecipazioni dovuto anche al fatto di essere uno dei rari eventi che coinvolgono una Regione importante e significativa come l’Abruzzo.
Ci auguriamo di raccogliere anche la tua presenza e poter condurre insieme un evento che riesca ad aumentare il lavoro di tutti.
Gli argomenti affrontati:
- Incompatibilità attività funebre e gestione obitori e cimiteri
- Legge regionale (trasporti per prelievi biologici)
- Chiusure festivi Uffici Stato Civile
Relatori:
Cristian Vergani Presidente Nazionale Federcofit
Giovanni Caciolli Segretario Nazionale Federcofit
Riccardo Salvalaggio Segretario aggiunto Federcofit
Emidio De Florentiis Presidente Federcofit Abruzzo
Pierpaolo Di Rocco Vicepresidente Federcofit Abruzzo
Pellizzaro Graziano ANUSCA
Lorella Capezzali ANUSCA
Melena Stefania Dirigente Regione Abruzzo
Programma evento:
Venerdì 1 dicembre
ore 15,30 apertura stand espositivi SHOW ROOM
ore 17.00 Assemblea aperta a tutti
- Ispettorato del lavoro;
- Incompatibilità delle imprese;
- Legge Regionale
- Problematiche dal territorio.
ore 20.00 Cena offerta con servizio di Catering
(Si prega di confermare la partecipazione alla cena di Venerdì 1 Dicembre)
Sabato 2 Dicembre
ore 11.00 apertura stand espositivi
ore 20.00 chiusura fiera e brindisi con espositori.
Import-export di cofani: il trend a luglio 2017
Vi comunichiamo le statistiche dell'Agenzia delle Dogane riferite all'import-export dei cofani funebri per l'Italia.
Aggiornamento a luglio 2017 quindi riteniamo i dati sufficientemente comprensivi di quella che è la foto del mercato attuale o comunque idonei per avere un'idea di massima su quello che può essere l'andamento del segmento dei manufatti casse in legno.
Segnaliamo purtroppo che le cifre totali discostano dalla realtà dei fatti in quanto diversi pezzi sono arrivati da provenienze estere ancora con la dicitura doganale "vecchia" che li identificava come prodotti in legno diversi, e quindi non computano nei totali della tabella allegata.
BARE DI LEGNO NUMERO DI PEZZI | fino a luglio 2017 | 2016 | 2015 | |||||
NC 44219095 |
import |
export | import | export | import |
export |
||
0001-Francia |
36 |
9.777 | 5 | 12.725 | 1 |
11.826 |
||
0003-Paesi Bassi |
54 |
0 | 693 | 55 | 988 |
0 |
||
0004-Germania |
3.072 |
2.403 | 116 | 3.762 | 1.032 |
3.224 |
||
0006-Regno Unito |
824 |
379 | 550 | 385 | 0 |
322 |
||
0007-Irlanda |
0 |
232 | 0 | 503 | 0 |
420 |
||
0008-Danimarca |
0 |
150 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0009-Grecia |
0 |
36 | 0 | 3 | 0 |
1 |
||
0010-Portogallo |
0 |
130 | 0 | 3 | 0 |
0 |
||
0011-Spagna |
2 |
5.070 | 1 | 112 | 0 |
39 |
||
0017-Belgio |
51 |
4.678 | 38 | 8071 | 0 |
6853 |
||
0018-Lussemburgo |
0 |
14 | 0 | 6 | 0 |
25 |
||
0032-Finlandia |
200 |
0 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0038-Austria |
0 |
106 | 0 | 220 | 301 |
130 |
||
0039-Svizzera |
19 |
3.419 | 23 | 4135 | 3 |
3505 |
||
0046-Malta |
0 |
115 | 0 | 2 | 0 |
140 |
||
0055-Lituania |
0 |
2 | 0 | 0 | 0 |
1 |
||
0060-Polonia |
6.951 |
413 | 8170 | 667 | 7570 |
1050 |
||
0061-Repubblica ceca |
421 |
28 | 7293 | 2 | 8492 |
1 |
||
0063-Slovacchia |
0 |
66 | 0 | 0 | 0 |
2 |
||
0064-Ungheria |
0 |
0 | 0 | 0 | 98 |
0 |
||
0066-Romania |
74.250 |
1 | 97067 | 189 | 106644 |
9 |
||
0068-Bulgaria |
1.094 |
65 | 561 | 0 | 1653 |
84 |
||
0070-Albania |
8.080 |
80 | 9046 | 30 | 4743 |
40 |
||
0072-Ucraina |
6.641 |
0 | 8975 | 0 | 3768 |
0 |
||
0074-Repubblica moldova |
21.693 |
0 | 25.359 | 157 | 21.033 |
0 |
||
0075 - Russia |
0 |
0 | 0 | 44 | 0 |
318 |
||
0076-Georgia |
88 |
0 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0078 - Azerbaigian |
0 |
0 | 0 | 1 | 0 |
0 |
||
0083-Kirghizistan |
0 |
0 | 0 | 0 | 0 |
1 |
||
0091-Slovenia |
26 |
4 | 78 | 0 | 101 |
4 |
||
0092-Croazia |
17.069 |
28 | 11390 | 0 | 9023 |
2 |
||
0093-Bosnia-Erzegovina |
360 |
0 | 1207 | 68 | 1561 |
0 |
||
0098-Serbia |
4.144 |
0 | 5977 | 0 | 6611 |
0 |
||
0212-Tunisia |
730 |
0 | 1164 | 0 | 348 |
0 |
||
0224 - Sudan |
0 |
0 | 0 | 150 | 0 |
50 |
||
0272-Costa d'Avorio |
2.574 |
0 | 5850 | 0 | 9106 |
0 |
||
0302-Camerun |
0 |
6 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0306 - Repubblica0 centrafricana |
0 |
0 | 0 | 100 | 0 |
0 |
||
0388 - -Sud Africa |
0 |
0 | 0 | 0 | 0 |
3 |
||
0400-Stati Uniti |
0 |
182 | 7 | 500 | 80 |
249 |
||
0412 Messico |
0 |
0 | 0 | 0 | 0 |
58 |
||
0416-Guatemala |
6.351 |
0 | 9552 | 11301 | ||||
0442 Panama |
0 |
0 | 0 |
5 |
||||
0600 - Cipro |
0 |
0 | 0 | 0 | 0 |
1 |
||
0664-India |
71 |
71 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0700-Indonesia |
2.932 |
0 | 3690 | 0 |
2756 |
|||
0720-Cina |
18.020 |
48 | 37296 | 0 | 35999 |
0 |
||
0728-Corea del Sud |
0 |
9 | 0 | 0 | 0 |
0 |
||
0800-Australia |
0 |
578 | 0 | 884 | 0 |
542 |
||
0822 Polinesia Francese | 0 | 63 | 0 |
92 |
||||
TOTALE |
175.753 |
28.090 | 234.108 | 32.899 | 233.212 |
28.935 |
Dispersione delle ceneri: Chiesa Cattolica contraria anche all’interno del cimitero, nel giardino dei ricordi
Così ha dichiarato Don Amilcare Zuffi, direttore Ufficio Liturgico Diocesano di Bologna e Segretario della Commissione Regionale Emilia Romagna per la Liturgia, relatore ad un convegno in materia di "Tradizione della sepoltura e pratica della cremazione” nel corso di DEVOTIO, una fiera del settore religioso svoltasi ai primi di ottobre 2017 a Bologna,
La risposta si basa sulla lettura del punto 7 delle Istruzioni ecclesiastiche in materia: la contrarietà è all’atto in sé di dispersione delle ceneri e non in funzione del luogo prescelto.
Di seguito si riporta l’estratto della parte di Istruzioni ecclesiastiche citata da Don Amilcare Zuffi:
CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione
… omissis …
7. Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione.
A specifica ulteriore domanda, sempre nella stessa occasione , è stato inoltre chiarito che laddove sia stato permesso dalla Chiesa (in rari casi, sempre previsti dalla citata Istruzione al punto 6) l’affidamento con custodia in casa dell’urna cineraria, alla morte dell’affidatario l’urna – per la Chiesa – deve rientrare in cimitero o altro luogo sacro.
Di seguito il contenuto del punto 6:
6. Per i motivi sopra elencati, la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita. Soltanto in caso di circostanze gravi ed eccezionali, dipendenti da condizioni culturali di carattere locale, l’Ordinario, in accordo con la Conferenza Episcopale o il Sinodo dei Vescovi delle Chiese Orientali, può concedere il permesso per la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica. Le ceneri, tuttavia, non possono essere divise tra i vari nuclei familiari e vanno sempre assicurati il rispetto e le adeguate condizioni di conservazione.
Nel documento sono stati citati alcuni esempi di trasformazione di chiese tedesche abbandonate o scarsamente utilizzate, in luoghi di conservazione di urne cinerarie e, in taluni casi, di esposizione del feretro, vere e proprie sale del commiato religiose, recuperando così storiche tradizioni.
Don Amilcare Zuffi ha specificato però che in Italia allo stato attuale non sussistono specifiche Istruzioni della Conferenza Episcopale Italiana circa l’uso di chiese, abbandonate o scarsamente utilizzate, come ambiti cimiteriali per conservazione di urne cinerarie e che sussistono norme regionali e statali in materia.
Clic per leggere la "Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione"
Milano: il cimitero Monumentale ormai considerato "un museo a cielo aperto" della città.
L'assessore ai Servizi Civici, Roberta Cocco, parlando in commissione a Palazzo Marino del piano di valorizzazione dell'amministrazione ha annunciato che il Cimitero Monumentale di Milano avrà un curatore che dovrà armonizzare e coordinare la parte culturale relativa a quello che è ormai considerato "un museo a cielo aperto" della città.
Il bando per identificare questa figura dovrebbe arrivare a novembre, con il conferimento dell'incarico a gennaio e la selezione sarà rivolta a esperti in storia dell'arte, con pubblicazioni scientifiche all'attivo. Tra i suoi compiti avrà tra gli altri quello di fare una mappatura preliminare delle sepolture e delle opere di maggiore rilevanza artistica, storica, architettonica presenti nel cimitero, di supporto alla direzione artistica per gli eventi culturali e promozionali.
Perché “Jolly Roger” (nostro redattore)?
La tradizione di esporre il Jolly Roger accanto alla bandiera nazionale risale al 1914, all’inizio della I Guerra mondiale, quando il sottomarino britannico Hms S-9 affondò un incrociatore pesante della Marina Imperiale Tedesca. Il comandante di quel mezzo, Lax Horton, rispose facendo sventolare la bandiera con il testo all’insulto che 14 anni prima il comandante della Royal Navy aveva rivolto a tutti i marinai imbarcati sui sottomarini, paragonandoli a «pirati», per la «bassezza del modo di combattere», nascosti alla vista del nemico. Un nostalgico, probabilmente, delle ordinate e coreografiche manovre affiancate con bordate di cannone che si scambiavano tradizionalmente le navi da battaglia, fino all’affondamento di una delle due unità.
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