FEDERCOFIT INCONTRA LE IMPRESE LOMBARDE

Regolamento regionale: Federcofit incontra le imprese lombarde

Ringraziamo i numerosi sponsor che hanno creduto nell'iniziativa:
Beghetto, Biemme, Bertoncello, Bossi Luigi, Caggiati-Matthews, Ferrari, Fim Mondino, Giesse, Intercar, La Errevieffe, Lavalle, Menegardo, Radiv, Registro Italiano Cremazioni, Renova, SGF, Spaf, Scacf, Stragliotto, TG Italiarreda, Vezzani.

Federcofit annuncia che nel mese di ottobre terrà in Lombardia ben sette incontri interprovinciali al cospetto delle imprese funebri locali. L’occasione è quella di una disamina a distanza di pochi mesi dalla sua pubblicazione del nuovo regolamento lombardo della funeraria, che per brevità chiameremo 4/2022, che abroga e sostituisce il precedente 6/2004. Il nuovo regolamento completa l’iter normativo iniziato con la legge 33/2009 e successive modifiche e integrazioni per dare indicazioni definitive alle aziende su come operare in Lombardia.

Il tour comincerà da Mantova il 4 ottobre per poi proseguire a Brescia il 6 ottobre, a Bergamo/Brescia/Sondrio l’11 ottobre, a Monza/Lecco il 13, a Milano il 18, a Como/Varese il 20, a Pavia/Lodi il 25. Gli incontri vedranno la presenza del Presidente nazionale Cristian Vergani, del Presidente regionale Davide Veronese, del Vice Presidente regionale Maurizio Cremascoli e del Segretario Nazionale Piero Chiappano.

Le imprese delle zone interessate riceveranno un invito per email oltre al contatto personale dei nostri associati delle rispettive province. Di volta in volta saranno indicate le location che ospiteranno gli eventi.

Si tratta di incontri dalle ore 17 alle ore 20 così strutturati:

  • introduzione con breve cronistoria che ha portato al testo finale,
  • esposizione degli articoli più significativi e relativi approfondimenti,
  • question time con domande del pubblico e casi aziendali,
  • saluti finali con aperitivo.

Gli incontri sono realizzati grazie al sostegno dei nostri referenti provinciali e dei nostri affezionati sponsor che rappresentano l’eccellenza nei loro ambiti imprenditoriali della filiera della funeraria. Chi partecipa avrà modo di entrare in contatto con loro attraverso il materiale pubblicitario e attraverso i loro rappresentanti di zona che vorranno presenziare alla discussione.

Gli incontri saranno interattivi, non unidirezionali, allo scopo di raccogliere indicazioni, buone pratiche e stimolare quesiti che Federcofit organizzerà in un unico documento per poi presentare alla Regione ragionamenti migliorativi e segnalazioni di urgenze.

I temi “caldi” su cui confrontarsi sono presto detti: le ferree maglie dei requisiti d’impresa per esercitare l’attività funebre e i requisiti crescenti, la piattaforma informatica regionale, la necessità di un nuovo disciplinare della formazione, la trasparenza e il divieto di intermediazione estesi alle modalità web, il trasporto a più imprese, le caratteristiche delle case funerarie, la tumulazione con animali d’affezione. Tante novità che vanno discusse direttamente da chi e con chi “ci mette le mani”. Come è noto i cambiamenti sono sempre difficili da condurre in porto: Federcofit vuole facilitare il compito delle aziende con l’informazione e la consulenza.

Federcofit si propone di contestualizzare i vari argomenti in un quadro d’insieme che veda un concorso vincente tra pubblico e privato nell’interesse delle famiglie dolenti. Le imprese che vogliono essere protagoniste in un mondo che si digitalizza, muta il suo rapporto col lutto, è in allarme per l’incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, assiste al sempre maggior interesse che il capitale finanziario mostra per la funeraria italiana, si sentiranno protagoniste accanto a una Federazione che interroga il futuro e anticipa risposte. Per maggiori informazioni è possibile contattare direttamente la Segreteria della Federazione alla email info@federcofit.it

Il Segretario Nazionale
Piero Chiappano


Funeraria, le risposte della politica: Emiliano Fossi (centrosinistra - Toscana)

Nelle scorse settimane, le realtà locali di Federcofit hanno contattato alcuni candidati a questa tornata di elezioni politiche per porre “le domande della funeraria”.  Pubblicheremo su HERMES Funeraria tutte le risposte ricevute.

Dalla Toscana, ci ha risposto Emiliano Fossi, Candidato per il CENTROSINISTRA al Collegio Uninominale per la Camera dei deputati della provincia di Firenze.

UNA LEGGE PER IL SETTORE RISPONDENTE AI BISOGNI DI OGGI:

Alla Camera era già stata avviata una discussione per una legge di respiro nazionale finalizzata ad aggiornare le regole nel settore delle imprese funebri, poi il percorso si è interrotto. Questo non significa che il tema debba essere abbandonato. Oggi il comparto ha bisogno di un nuovo equilibrio, in cui si ridefiniscano con chiarezza ruoli e competenze, agevolando i veri professionisti. Solo così si può permettere alla categoria di operare in modo ottimale. Dobbiamo sempre ricordare che viene svolto un servizio a favore della cittadinanza. Confido che nella prossima legislatura venga riaperta una discussione in merito a una nuova legge per il settore e sia dato nuovo spazio al dialogo con le imprese.

SOSTEGNO DELLO STATO ALLA IMPRENDITORIA FUNEBRE:

Parlando del coronavirus non possiamo mai dimenticare che siamo stati di fronte a una totale emergenza, la più grande dalla Seconda Guerra Mondiale. La politica ha dovuto agire con rapidità per fronteggiare uno scenario straordinario e inevitabilmente ci possono essere stati anche differenze di attenzione, ma sempre volti a un bene comune. L'imprenditoria funebre ha svolto un ruolo importante e, come altri attori nella lotta all'epidemia, si è rivelata fondamentale. Compito della politica adesso, in una fase in cui tra elezioni, Pnrr e programmazione si sta guardando al futuro, deve essere quello di ricordarsi degli sforzi anche nel recente passato, non solo di lungo percorso, e dare i giusti meriti ai soggetti che contribuiscono a rendere solido il nostro tessuto sociale ed economico. Serviranno momenti di confronto con la categoria per comprendere a pieno le richieste.

L'AUMENTO DEL COSTO DELLA ENERGIA COME SI RIVERSERA' NEL SETTORE:

Il tema dei costi energetici è l'attuale priorità della politica, una sfida per salvaguardare aziende e famiglia. Il caro bollette sta colpendo drammaticamente ogni settore. Nel comparto funebre si assiste a un aumento dei costi importante per le cremazioni e, anche per la carenza di materie prime, sono rincarati accessori e componenti: casse, maniglie, cofani per l'esumazione. Il primo passo deve essere una manovra ampia per contenere tutti i prezzi dell'energia e ridare fiato a imprese e cittadini, non interventi a tutela di singole categorie perché è in gioco la tenuta del nostro Paese. Successivamente si potrà valutare anche un nuovo riequilibrio tra cremazione, inumazione e tumulazione: una questione che riguarda però anche la sensibilità e gli affetti e di conseguenza serve una riflessione senza improvvisazioni.

I PROCESSI FORMATIVI E LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI:

Il tanatoprattore è un professionista fondamentale per il settore e per il pieno svolgimento del servizio funebre verso le famiglie. Un ruolo che sicuramente merita attenzione e che deve essere riconosciuto. Nell'ambito di una legge per il settore, si potrà valutare anche una certificazione apposita volta ad attestarne la formazione e le necessarie competenze.

TOSCANA:

Ritengo che il comparto funebre oggi abbia bisogno di ordine, più che di una differenza normativa tra Regioni. Poi è indubbio che i percorsi legislativi a carattere nazionale siano più lunghi e quindi dotare le Regioni di specifiche competenze porterebbe in alcuni casi delle agevolazioni. Occorre che la politica si impegni per tutelare le imprese che si muovono con serietà nel settore, ponendo dei limiti a quelle attività che aprono prive di requisiti e abbassando quindi la qualità del servizio offerto ai cittadini.


Maria Grazia Internò Forza Italia

Funeraria, le risposte della politica: Maria Grazia Internò (Forza Italia - Toscana)

Nelle scorse settimane, le realtà locali di Federcofit hanno contattato alcuni candidati a questa tornata di elezioni politiche per porre “le domande della funeraria”.  Pubblicheremo su HERMES Funeraria tutte le risposte ricevute.

Dalla Toscana, ci ha risposto l’avvocato Maria Grazia Internò, Candidata per FORZA ITALIA al Collegio Plurinominale per la Camera dei deputati “TOSCANA 03” (Pisa, Firenze, Scandicci).

UNA LEGGE PER IL SETTORE RISPONDENTE AI BISOGNI DI OGGI:

È indubbio che sia ormai giunto il momento di una legge funeraria che risponda alle esigenze attuali del settore. Purtroppo, numerose proposte di legge si sono susseguite negli ultimi 20 anni, senza arrivare ad una regolamentazione unitaria e precisa. Il comune sentire, le esigenze, le necessità sia degli operatori che dei fruitori sono senza dubbio mutate e per questo si rende sempre più necessaria una concertazione tra tutte le categorie interessate al fine di arrivare ad una legge che tuteli i veri professionisti.

SOSTEGNO DELLO STATO ALLA IMPRENDITORIA FUNEBRE:

La categoria degli operatori funebri merita senza dubbio una attenzione maggiore e diversa, ed il periodo pandemico ci ha fatto (se ce n'era bisogno) comprendere l'importanza del loro lavoro. La politica dovrà guardare con un occhio diverso e più attento, questa categoria che tanto ha investito anche in termini economici nella propria attività, creando strutture, come le case funebri, che dimostrano la vitalità della categoria e la loro attenzione al cliente.

L'AUMENTO DEL COSTO DELLA ENERGIA COME SI RIVERSERA' NEL SETTORE:

Senza dubbio l'aumento del costo della energia elettrica si riverserà anche nel settore funerario e conseguentemente sui costi dei servizi offerti. È altrettanto indubbio che, però, alcun aumento potrà esserci da parte degli operatori per contratti di cremazione già stipulati. È necessario anche in questo settore, un aiuto ed un intervento economico massiccio della politica.

I PROCESSI FORMATIVI E LE NUOVE FIGURE PROFESSIONALI:

Sarà fondamentale definire processi formativi e di nuove figure professionali che dovranno essere gli stessi in tutte le Regioni, con uno stesso CCNL. In molte regioni è stata già introdotta l'obbligatorietà della formazione professionale, ma è necessario che TUTTE le regioni siano vincolate, magari da una legge unitaria ed organica del settore. Certo è che formare la figura del TANATOPRATTORE ha un valore particolare per poter rispondere in modo esaustivo alle esigenze delle famiglie del de cuius.

TOSCANA:

La scarsa attenzione da parte dello Stato è stata sostituita dalla attenzione ben più massiccia da parte di numerose Regioni. Queste con le loro leggi regionali hanno contribuito a evolvere il settore. È pertanto necessario, direi fondamentale, prendere spunto da tutta la legislazione regionale superando però le particolarità e le diversità che vi sono tra le varie realtà regionali. A nostro avviso una valida proposta potrebbe essere quella di una legge quadro nazionale contenente gli aspetti essenziali e la cui effettiva applicazione verrà devoluta alle Regioni


Piero Chiappano Segretario Nazionale di Federcofit a Cusano TV

Funeraria, costi dell’energia e un’occasione per presentarci a chi non ci conosce

Domenica 11 settembre, Federcofit è stata protagonista in una lunga intervista al segretario nazionale su “Tele Cusano News 7” il secondo canale della televisione on line (cusanoitaliatv.it) e sul canale 234 del digitale terrestre dell’Università telematica Niccolò Cusano.
All’interno del programma “speciale pomeriggio”, condotto da Massimiliano Morelli, Piero Chiappano - segretario nazionale di Federcofit - ha risposto a domande sull’impatto che la crisi dei costi dell’energia poterà avere anche sulle Onoranze Funebri e ha presentato il nostro Comparto a un’audience che probabilmente non lo conosceva.
Buona visione!

https://youtu.be/BSpUpCUUk-8

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piattaforma regione lombardia funeraria

Regione Lombardia – La nuova piattaforma informatica di gestione delle Attività Funebri

La Direzione Sanità della Regione Lombardia ha diramato una lettera in cui annuncia l’implementazione della piattaforma informatica regionale dedicata alla gestione delle Attività Funebri (GeAF), dando così attuazione all’Art. 17 del nuovo regolamento regionale 4/2022 del 14 giugno.

Si potrà accedere alla piattaforma dal 20 settembre e da quella data fino a fine ottobre le imprese avranno il tempo per inserire l’anagrafica aziendale. Seguirà a novembre una seconda fase più complessa di caricamento dei requisiti concessi o ricevuti tramite contratto di appalto di servizi, e infine una terza che metterà in contatto imprese e Comuni per fruire di una nuova modulistica digitale. Le nuove modalità informatiche dovrebbero anche snellire i tempi delle attività di vigilanza.

Così come richiesto dalla Regione ai destinatari della nota, Federcofit ha provveduto a darne massima diffusione alle imprese lombarde, mettendosi a disposizione degli associati per aiutarli a caricare i dati e a dirimere eventuali dubbi. La nuova piattaforma sarà sicuramente uno dei temi che andremo a trattare durante gli incontri che stiamo organizzando a livello provinciale lombardo per discutere con le imprese novità, pregi e criticità del nuovo regolamento. Questi incontri si terranno ad ottobre e le date verranno diffuse a Memoria Expo. Chi viene a trovarci allo stand riceverà anche un libretto che contiene legge, regolamento e osservazioni.

Tornando alla piattaforma, preme rilevare che le aspettative di Federcofit erano innanzitutto che le federazioni venissero coinvolte nella definizione stessa dei contenuti della piattaforma in funzione delle priorità che i limiti del sistema attuale hanno evidenziato. È appena il caso di osservare che vi è una grande necessità di trasparenza in merito ai requisiti delle imprese. Lo strumento dell’accesso agli atti ormai solo raramente consente di venire in possesso delle informazioni complete sulle imprese perché spesso i Comuni non collaborano, prendono tempo, lasciano cadere le richieste. Federcofit si aspetta che la piattaforma diventi una fotografia in movimento di quanto avviene nelle imprese in termini di variazioni. Ma restano dei dubbi: chi inserisce i dati? L’impresa si autocertifica? Qual è il rapporto tra i dati inseriti in piattaforma, quelli presentati al SUAP, quelli che si trovano in Camera di Commercio? O più semplicemente, secondo un costume tutto italiano, chi controlla il controllore?

Con ciò non si vuole diffidare per partito preso, anzi, si considera la piattaforma un’incredibile opportunità per fare innovazione di processo, digitalizzare, semplificare. E la Lombardia farà sicuramente da traino e da esempio per tutte le altre Regioni. Ma proprio per questo Federcofit avrebbe suggerito un periodo di test con un approccio simile a quello con cui si realizzano e rilasciano le applicazioni per smartphone: un lavoro a più teste dove i portatori di interesse indagano le esigenze da più punti di vista, fino al confezionamento di un prodotto facile da usare e in grado di rispondere alle sacrosante verifiche di regolarità e virtuosità imprenditoriale.

Auspichiamo che la Regione convochi una seduta virtuale con le federazioni in cui poter vedere in anteprima tutto lo svolgimento del software, così da preparare suggerimenti, osservazioni, ma anche concertare un aiuto alla messa a terra di questo grande progetto, affinché dalla somma delle intuizioni degli stakeholder si ottenga il massimo dell’efficacia.

 

Piero Chiappano


ELEZIONI 2022 - LE DOMANDE DELLA FUNERARIA

Elezioni 2022 - questioni da porre alla politica

Le elezioni politiche che ci avviamo ad affrontare hanno colti tutti impreparati. Troppo rapida è stata la crisi di governo rimasta senza soluzione, troppo rapide le dimissioni del Presidente del Consiglio, troppo stretta e persino invalidante la tempistica stabilita per le operazioni preliminari alla campagna elettorale (scelta dei candidati, raccolta firme, presentazione liste). In un momento storico caratterizzato da disagio sociale ed economico, va da sé che le incertezze si sommino ad altre incertezze, e i cittadini si aspettino dalla politica risposte chiare, strategie, soluzioni, progetti che imprimano una visione al futuro del Paese. Il settore della funeraria non fa eccezione. Anzi, la congiuntura politica assume i contorni di una beffa. Come è noto era in discussione in commissione alla Camera dei deputati un progetto di legge quadro nazionale che finalmente avrebbe normalizzato il settore su tutto il territorio italiano. Un testo a cui peraltro Federcofit aveva fornito un valido e operoso contributo. Ebbene, due anni di lavoro, di audizioni, di emendamenti, di discussioni e negoziazioni finiti nel nulla. Con nessuna certezza che il testo verrà ripreso, perché le compagini politiche verranno sconvolte dai risultati elettorali e dalla riduzione dei parlamentari. Riteniamo sia giusto allora che la funeraria italiana faccia sentire la propria voce, ponendo ai politici domande aperte su temi cruciali che impattano non solo sull’andamento imprenditoriale, ma anche sui cittadini.

  • Una Legge nazionale per il settore rispondente ai bisogni di oggi è assolutamente necessaria: dopo 30 anni dal DPR 285/90 cosa si aspetta? Dal 2001 ogni legislatura ha visto una proposta di legge senza arrivare all’approvazione. Assenza e disattenzione dello Stato centrale, sempre pronto a invocare altre priorità o ad ignorare le esigenze delle Regioni che hanno fatto qualcosa con specifiche leggi regionali. Non si può più rimandare un’assunzione definitiva di responsabilità da parte della politica. Occorrono definizioni univoche, pari condizioni operative, chiarezza nei rapporti imprese-istituzioni, piani per i cimiteri e i crematori, tutela della categoria dallo strapotere della finanza internazionale che si appresta a condizionare il mercato italiano. Come intende porsi chi andrà al governo rispetto alla necessità di pervenire a una legge nazionale che regoli la funeraria?
  • L’imprenditoria funebre pone sul tavolo la questione di un sostegno da parte dello Stato: negli ultimi 15/20 anni sono state realizzate, grazie alle nuove leggi regionali, centinaia di strutture funebri, le “case funerarie”, con investimenti di centinaia di milioni da parte degli operatori senza un minimo sostegno da parte delle Istituzioni e dello Stato. Gli operatori funebri si sono impegnati da soli nella difficile ed onerosa opera di aggiornare i servizi alle famiglie e di innovare il settore. La risposta dello Stato è stata il totale disconoscimento dell’azione e dei meriti della categoria e del settore anche in frangenti difficili come la pandemia da Coronavirus. Indifferenza, disinteresse, superficialità da parte del governo hanno accompagnato il duro lavoro degli operatori funebri, che da parte loro invece hanno sempre operato e garantito il servizio anche in assenza di protezioni, portando empatia alle famiglie colpite da lutto in così tragiche circostanze. Riteniamo tuttora scandaloso, ad esempio, che i necrofori non siano stati ricompresi tra i soggetti da vaccinare in via prioritaria.
  • L’aumento del costo dell’energia si riverserà inevitabilmente nel settore e inciderà nella imponente crescita delle cremazioni nell’intero paese: è noto che la scelta cremazionista da parte degli italiani assume da anni i contorni di una crescita esponenziale, ma i clamorosi aumenti delle bollette condizioneranno i prezzi delle cremazioni e in caso di ritorno ai metodi di sepoltura storici si corre il rischio da un lato che molti cimiteri non siano preparati ad assorbire le richieste di loculi e tombe, dall’altro che un settore in forte espansione come la cremazione, che offre posti di lavoro e necessita imponenti investimenti e cure manutentive, subisca una infausta battuta di arresto, provocando un pericoloso contraccolpo economico per le aziende che vi operano. Si ricorrerà a un intervento dello Stato per compensare il forte incremento dei costi? Si agirà sul piano delle imprese o su quello delle famiglie? È un tema che va preso di petto perché qui davvero si rischia di pregiudicare equilibri economici in modo consistente. Le famiglie vanno sostenute senza colpo ferire, ma un ragionamento coraggioso deve essere fatto anche in merito alla capacità e alle risorse dei Comuni di gestire forni e cimiteri (sempre più frequenti, ad esempio, sono i casi in cui i Sindaci chiedono alle imprese di provvedere alle operazioni cimiteriali per carenza di personale).
  • I processi formativi e le nuove figure professionali: la leggi regionali hanno, giustamente, inserito obblighi formativi per tutti gli addetti del settore funebre. Tuttavia, vi sono almeno due aspetti che vanno chiariti, anche per porsi in linea coi Paesi in cui il settore è più evoluto. Il primo aspetto è quello delle figure professionali. Se è fuori discussione che la funeraria attiri nuove professionalità, che sia vista come un’opportunità su cui investire e che nuove professioni si affaccino all’orizzonte, è altrettanto vero che occorre un riconoscimento formale di certe figure come il tanatoprattore (cioè l’addetto alla cura e preparazione dei defunti per un commiato appropriato e dignitoso), che non è ancora stato effettuato in Italia, mentre è regolarmente presente in tutti i paesi europei e fondamentale nella gestione delle nuove “case funerarie”, al pari dei cerimonieri laici. Si tratta di competenza esclusiva dello Stato centrale non risolvibile dalla buona volontà delle Regioni. Si chiede quindi al nuovo governo una presa d’atto e una definizione normativa su scala nazionale: in tutte le regioni – ed è questo il secondo aspetto - le figure professionali devono essere le stesse, certificate dalla stessa formazione, assunte con lo stesso contratto collettivo. È inaccettabile e irrazionale che la formazione svolta in una regione non valga in quella confinante a parità di inquadramento professionale, stipendio e responsabilità.

Sono questi, in estrema sintesi, i temi e le domande su cui Federcofit intende sensibilizzare la politica. Ragion per cui li sottoporremo, per il tramite di questo documento e di comunicati stampa, all’attenzione delle Segreterie dei partiti che ambiscono a governare il Paese, ai leader politici nazionali, ai candidati ai prestigiosi seggi del Parlamento affinché la politica impari a interrogarsi su argomenti di prima (seppur complicata) fascia, argomenti peraltro che sfuggono alle categorizzazioni ideologiche, perché sono parte del costume nazionale e come tali vanno affrontati. Federcofit attende risposte e si augura di cogliere negli interlocutori una visione migliorativa, risolutiva ed attuale.

Il Presidente
Cristian Vergani


Inaugurata a Senise la Casa Funeraria Gulfo

La presidente di Federcofit Basilicata, attivamente impegnata non solo nella nostra Federazione ma nel comparto imprenditoriale della propria regione, ha inaugurato, alla presenza del Sindaco della città e dell’onorevole Vito De Filippo, membro della commissione “Affari Sociali” della Camera, la nuova casa funeraria di Senise.

La struttura che sorge nell’area artigianale Pip di Senise si compone di due zone ristoro e servizi autonomi, aule per la formazione continua dei dipendenti e titolari di aziende a cui forniscono i servizi, salette veglia dedicate, complete di salottini, dove è possibile sostare in privacy con famigliari, parenti e amici.

«La morte di una persona cara» – ha spiegato Vittoria Franchino a “Basilicata Notizie” «porta con sé, oltre al dolore, una serie di interrogativi intimi sull’elaborazione del lutto, oltre a questioni pratiche che comunque bisogna affrontare. Come impresa abbiamo voluto offrire servizi moderni e soprattutto tenere conto che la pandemia ha imposto nuove regole. L’estremo saluto al defunto veniva storicamente dato all’interno della casa nella quale era vissuto attraverso l’allestimento della camera ardente. Tuttavia, oggi le persone vivono in case dagli spazi piccoli, inadatte a ospitare molti visitatori. La popolazione sente l’esigenza di uno spazio in cui mantenere la salma nelle giuste condizioni igienico-sanitarie ma che sia al contempo elegante e accogliente. Da queste motivazioni è nata l’esigenza di disporre di uno spazio per il commiato esterno alla casa.»

 

La notizia sul web:


chiusura estiva 2022 Federcofit

Buone ferie estive e futuri programmi

Nell’augurare ai nostri lettori e associati buone ferie, ricapitoliamo le attività che in questi mesi hanno contraddistinto il nostro lavoro.

Il 2022 è stato attraversato da una grande ansia di riforma che contemporaneamente ha richiesto il nostro intervento in più regioni.

Nel Lazio abbiamo contribuito con incontri e osservazioni via via sempre più specifiche alla redazione di una proposta di legge – quanto mai necessaria – che è stata depositata in estate dalla maggioranza consigliare. La nostra agguerrita rappresentanza regionale ha saputo tessere buoni rapporti coi vertici locali di istituzioni e partecipate e si è ottenuto l’importante risultato di una delibera che annulla il diritto fisso per le cremazioni fuori Roma.

In Lombardia si è giunti finalmente alla pubblicazione del nuovo regolamento attuativo. Rispetto al primo testo licenziato va osservato che molti degli emendamenti che sono stati recepiti nella versione finale si devono proprio all’insistenza e alla chiarezza con cui Federcofit ha sottolineato i processi di lavoro delle imprese funebri. Rimangono un paio di nodi da sciogliere – uno relativo ai criteri per individuare i requisiti dei centri servizi, l’altro sull’urgenza di scrivere un nuovo disciplinare della formazione – che certamente ci vedranno ancora all’opera per assicurare condizioni di lavoro ottimali e stimolanti per una sana concorrenza imprenditoriale.

Anche altre regioni hanno interessato i nostri lavori: è il caso del Molise, dove sono state approvate modifiche a dir poco insensate che scombussolano definizioni fondamentali quali feretro, casa funeraria, sala del commiato; è il caso del Piemonte, dove nel comune di Mappano contestiamo l’applicazione di un diritto fisso sul transito dei feretri che vanno in cremazione sul proprio territorio comunale; è il caso della Sardegna dove in un distretto ASL alcuni funzionari richiedono alle imprese l’applicazione di una procedura non dovuta in quanto non sostenuta da alcun elemento di legge, scrivendo ai Sindaci addirittura di diffidare le imprese che non si adeguano. In tutti questi casi abbiamo dato pubblica notizia del nostro lavoro tramite comunicati stampa ripresi da testate sia regionali che nazionali (le uscite sono consultabili sul nostro sito nella sezione News).

In Liguria siamo alle battute conclusive per quanto riguarda la redazione del regolamento attuativo, e stiamo sollecitando e collaborando coi funzionari per pervenire a un testo che funzioni.

In Toscana si tengono rapporti stretti per questioni tecniche legate ai materiali dei cofani e ai loculi areati.

Occhi puntati infine sulla Campania, dove vige una legge che riteniamo debba essere riformata.

La nostra partecipazione a Tanexpo ci ha permesso di consolidare i rapporti con gli stakeholder di settore e di approfondire le novità, tra cui la nascita di una nuova Federazione, la digitalizzazione, l’approccio ecosostenibile, ma soprattutto l’ingresso sul mercato italiano di un nuovo gruppo a partecipazione estera dalle spalle finanziariamente molto larghe, i cui progetti potrebbero essere destinati a cambiare il volto della funeraria italiana.

Federcofit, in un mondo che evolve, evidenzia le sue qualità non solo sindacali e di educato networker, ma anche di partner d’impresa. In estate abbiamo dedicato alle aziende facenti parte del nostro Consiglio Nazionale (titolari e collaboratori) un ciclo di webinar di cultura d’impresa sui temi del marketing digitale, della comunicazione istituzionale, della concorrenza sleale. E proprio da queste attività ripartiremo dopo la pausa estiva. Un nuovo ciclo di webinar infatti attende i nostri associati, questa volta sui temi dei rapporti con gli Ufficiali di Stato Civile. del benessere organizzativo, della cerimonia nelle strutture per il commiato.

L’obiettivo è quello di diffondere gradualmente i principi della cultura manageriale, del posizionamento d’impresa, della soddisfazione del cliente. Si tratta di momenti fortemente interattivi, che si giovano dei racconti delle imprese, di casi esemplari e di prospettive di lavoro.

A settembre è assicurata la nostra presenza a Memoria in uno stand dedicato e coglieremo l’occasione per confrontarci con i player della funeraria così come per scambiare opinioni e rafforzare i rapporti con i nostri sponsor storici.

Siamo inoltre al lavoro per realizzare degli eventi regionali d’impatto, in cui approfondire temi allo scopo di arricchire di stimoli e di informazioni la platea. In base all’andamento dell’attività legislative nelle varie regioni ci auguriamo di poter essere presenti con eventi pubblici in Lazio, in Liguria, in Abruzzo-Molise e sicuramente in più di una location in Lombardia, dove esponenti del direttivo lombardo organizzeranno incontri interprovinciali per illustrare e discutere i temi principali e le novità apportate dal nuovo regolamento regionale.

Ricordiamo infine la raccolta fondi per la popolazione ucraina. Il buon cuore dei nostri associati ci ha permesso di compiere una donazione liberale significativa all’Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina Maidan, inaugurando quella che potrebbe divenire una buona abitudine di Federcofit: distinguerci nel campo della responsabilità sociale.

Dalla Presidenza e dalla Segreteria vi giungano gli auguri per una meritata pausa estiva, per ritrovarvi tutti carichi ad affrontare l’ultimo quadrimestre dell’anno con la giusta tensione.

Gli uffici della Federazione saranno chiusi da lunedì 8 agosto e riapriranno lunedì 29 agosto.

Il Segretario Nazionale
Piero Chiappano


FEDERCOFIT ASL CAGLIARI L'ESODO

Funerali: Federcofit denuncia imposizioni inaccettabili della ASSL Cagliari

Critiche per la diffida del comune di San Vito all’impresa funebre “L’ESODO”

Gli operatori funebri che operano nel territorio cagliaritano sono fatti oggetto di ormai inaccettabili imposizioni da parte del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’ATS nel Dipartimento di Prevenzione Zona Sud”. E’ quanto denuncia Federcofit, la Federazione del comparto funerario italiano, in una lettera indirizzata al comune di San Vito in merito alla diffida inviata all’impresa funebre L’Esodo, che ha sede nello stesso piccolo comune della provincia del Sud Sardegna. La ASSL Cagliari–Carbonia–Sanluri, in particolare nelle persone dei dirigenti Antonio Frailis e Franco Cabras, ha infatti sollecitato i comuni della zona ad imporre il rispetto di norme inedite relative ai funerali che non sono presenti in nessun’altra parte d’Italia. “I dirigenti in questione”, spiega Federcofit nella missiva a firma del segretario nazionale Piero Chiappano, “pretendono, senza che le disposizioni di legge ne facciano alcuna menzione, che gli operatori funebri trasmettano preventivamente al loro ufficio calendari ed orari delle varie operazioni di trattamento ed incassamento della persona defunta prima della chiusura del feretro: operazioni che dipendono, nella loro cadenza, da molteplici fattori anche emotivi delle famiglie dolenti”.

La lettera aperta di Federcofit è stata inviata anche a diverse autorità locali, tra cui il presidente della Giunta regionale della Sardegna, Christian Solinas, l’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale della Regione Sardegna, Mario Nieddu, il commissario straordinario dell’ATS Sardegna, Massimo Tamussi, il direttore del Dipartimento Prevenzione Zona Sud Sardegna, Angelo Biggio, e anche alla Procura della Repubblica di Cagliari. “La diffida formalizzata nei confronti dell’impresa funebre L’Esodo”, scrive Federcofit al comune di San Vito, “non solo, come anche voi stessi riconoscete, non trova alcuna giustificazione nelle disposizioni di legge della Sardegna, ma affida all’impresa funebre un compito improprio che non può essere assolto dalla stessa per gli evidenti e comprensibili rapporti con la famiglia dolente, per le formali operazioni funerarie autorizzate dalle competenti istituzioni alle quali l’impresa funebre si deve attenere”. Federcofit chiede quindi che “tali diffide, minacciate ed invocate dai suddetti addetti della ASSL di Cagliari, cessino evitando ogni possibile intervento formale, a difesa della onorabilità, professionalità e credibilità delle imprese funebri ed a salvaguardia di un corretto e sereno lavoro in momenti particolarmente delicati e difficili come quelli di un decesso”.

E’ davvero incredibile che due singoli funzionari di un’unica ASSL stabiliscano norme che non hanno riscontro in nessuna altra parte d’Italia, né negli altri distretti ASL della Sardegna, e si accaniscano contro le imprese dei servizi funebri nel cagliaritano sollecitando i comuni ad emettere diffide come quella inviata a L’Esodo, che è assolutamente illegittima e causa di un evidente aggravio della procedura”, ha commentato il presidente di Federcofit Sardegna, Ernesto Leonori. “Le autorità pubbliche, soprattutto quelle del settore sanitario, dovrebbero invece spendere le loro energie per provvedere ad effettuare controlli puntuali e periodici circa il rispetto da parte di tutte le imprese funebri di quanto previsto dalla normativa regionale vigente. La nostra federazione ha sempre fornito ampia collaborazione per aumentare la professionalità nel nostro settore e per fornire il migliore servizio possibile alle famiglie dolenti e alla collettività”.


La funeraria cambia: ne parla Giovanni Caciolli

A chiusura di questo nostro brevissimo giro di incontri, abbiamo incontrato Giovanni Caciolli, tra i fondatori di Federcofit, a lungo Segretario Nazionale e ora componente della presidenza della Federazione, che ha affrontato sia gli aspetti del cambiamento del mercato, sia quelli del cambiamento normativo.

 

https://youtu.be/2gvqI3rEzbE


Feniof Federcofit Roma Tariffe cremazione

Federcofit e Feniof: soddisfazione per abolizione tariffa cremazioni a Roma

Federcofit e Feniof, le Federazioni nazionali più rappresentative del settore funebre, esprimono un sentito ringraziamento nei confronti delle istituzioni romane per gli importanti risultati a cui si sta pervenendo. L’Assessora Sabrina Alfonsi si è fatta promotrice di una delibera, approvata all’unanimità dall’Assemblea capitolina, che ha soppresso la tariffa relativa alle cremazioni che avvengono fuori impianto Flaminio.

Un gesto nobile e giusto, accolto con favore dalla città e dagli operatori, che consegue l’obiettivo di favorire le famiglie dolenti e nel contempo semplificare le procedure di cremazione, pratica conseguente al servizio funebre sempre più richiesta dai cittadini.

Unitamente all’Assessora Alfonsi vogliamo ringraziare il Dott. Vitaliano De Salazar, Direttore dei Servizi Cimiteriali di AMA S.p.A., per il dialogo con noi intessuto in questi mesi, a dimostrazione del fatto che il confronto costante costituisce il miglior vettore di soluzioni.

Federcofit e Feniof constatano con soddisfazione la volontà delle Istituzioni romane di alimentare il rapporto con le imprese funebri per recepire analisi ed esigenze che hanno lo scopo di migliorare i processi di lavoro, snellire la burocrazia, ottimizzare le risorse a disposizione, agendo in un quadro normativo sempre più chiaro e funzionale per tutti.

Le Federazioni del comparto funebre auspicano dunque che tale rapporto trovi una dimensione temporale periodica per procedere in forma congiunta alla soluzione di tutte le questioni in campo e concorrere al decoro del settore con conseguente beneficio dell’utenza toccata da eventi luttuosi.

Il Segretario Nazionale Federcofit
Piero Chiappano

Il Segretario Nazionale Feniof
Alessandro Bosi


interviste tanexpo Chiappano

La funeraria cambia: ne parla Piero Chiappano

In questo secondo appuntamento dedicato alla Funeraria che cambia, abbiamo incontrato, sempre durante Tanexpo 2022, il segretario Nazionale della nostra Federazione, Piero Chiappano, per approfondire attraverso quali approcci e attività Federcofit affianca gli imprenditori del Comparto in questo viaggio verso il cambiamento.

 

https://youtu.be/KVdJZKJZQuE