Inaugurazione delle nuove Camere Mortuarie dell'ospedale Policlinico di Milano.

Con la partecipazione dell'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera è stata inaugurata la nuova camera mortuaria del Policlinico di Milano, l'assessore ha dichiarato: "Le istituzioni si caratterizzano anche e soprattutto per riuscire ad offrire una risposta adeguata e di qualità ai momenti più difficili della vita dei cittadini, come è quello del ricordo e del dolore in seguito alla perdita di un proprio caro.
Regione Lombardia con l'inaugurazione di una nuova Camera Mortuaria al Policlinico di Milano ha dato in tempi brevi una risposta concreta e importante ai cittadini. E lo ha fatto anche dando grande prova di sensibilità e di di grande attenzione offrendo la possibilità a chiunque di poter vivere questi questi momenti secondo i riti e le tradizioni del proprio Credo religioso."


Blue Whale: il gioco che ha spinto al suicidio 157 ragazzi

Blue Whale, in italiano “La balena blu”, si riferisce ad un fenomeno sociale assurdo e macabro nato in Russia e sbarcato anche in Regno Unito, Francia e a quanto pare anche in Italia.
Legato al perverso mondo dei social network, il termine “Blue Whale” deriva dal fenomeno delle balene spiaggiate, che viene appunto paragonato al fenomeno del suicidio.
Si tratta di un terrificante e REALE plagio che induce ragazzi ricondizionando le loro deboli difese attraverso l’uso compulsivo di immagini, suoni e regole da seguire conducendoli in atmosfere alienanti che generano forti istinti depressivi, autolesionistici, suicidi e devalorizzazione della propria vita.

Si suicidano seguendo una specie di “gioco” composto da 50 regole (una al giorno) dettate da un “curatore o amministratore” che detta tutti i passaggi necessari per poter partecipare a questa assurda sfida.
Il pubblico al quale si è rivolto sinora è la fascia d’età tra i 9 e i 17 anni.
Maledetti bastardi si insinuano nelle menti dei nostri ragazzi isolandoli e creando una barriera nei rapporti fra genitori e figli.
Se pensate che queste situazioni possano avvenire solamente a condizioni famigliari borderline sbagliate di grosso!
157 ragazzi di tutte le estrazioni e classi sociali e di diversi paesi sono stati irretiti e portati a farsi “lavare il cervello” da una studiata sequenza di immagini, suoni e situazioni in ambiente social e quindi basata sul rapporto tra gli sfidanti (chiamati anche giocatori o partecipanti) e gli amministratori o curatori.
Vengono impartiti una serie di 50 ordini e cose da fare che hanno un andamento crescente per quanto riguarda la crudeltà che i giocatori devono completare e seguire obbligatoriamente, solitamente una al giorno per poter avere accesso al successivo livello.
Una volta iniziate le prove, non ci si può più ritirare, a causa delle minacce degli amministratori ai partecipanti e ai componenti della famiglia della stessa. Ogni prova è ideata e studiata per far cadere i giocatori in uno stato di oblio, depressione e isolamento, sfruttando le vulnerabilità della psiche adolescenziale che è più debole e manipolabile.
L’ultima cosa da fare nella lista è quella di salire sul palazzo o edificio più elevato della propria città e gettarsi nel vuoto compiendo un atto di suicidio.
157 ragazzi lo hanno fatto.

Il “gioco” è stato creato da Philipp Budeikin (ma non è il solo creatore), un ex studente di psicologia espulso dalla sua università ed arrestato e condannato. Budeikin ha dichiarato che il suo scopo era quello di “ripulire” la società spingendo al suicidio coloro che riteneva come non degni di vivere. A lui sono riconducibili 16 suicidi di altrettante ragazze.
Blue Whale ha avuto inizio nel 2013, con “F57”, uno dei nomi del cosiddetto “gruppo della morte”.

Ragazzi normali la cui unica colpa è stata quella di nascere in una società che passa più tempo sui cellulari che a guardare negli occhi la gente con cui si sta parlando.
Valori trasmessi senza valore in nuove comunità che provano fastidio di incontrare di persona altri esseri umani, ma avendo migliaia di inutili rapporti di amicizia sterili come le menti che li creano.

jolly roger

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Abruzzesi popolo attento e con una grande voglia di regolarità.

Quasi sessanta imprese funebri hanno partecipato all’incontro tenuto presso l’Hotel Dragonara Giovedì 8 giugno su criteri applicativi della Legge Regionale Abruzzese e su cosa deve possedere un’impresa funebre per essere considerata “in regola” in caso di controlli ispettivi.
Pubblico senz’altro attivo ed attento agli interventi di Giovanni Caciolli e di Riccardo Salvalaggio, che, in modo esauriente hanno ribadito l’importanza di una serie di documentazioni e adempimenti necessari da possedere e come poter inquadrare i propri dipendenti/collaboratori senza dover intercorrere in situazioni sanzionabili secondo i criteri nazionali che regolano il mercato del lavoro in Italia.
Assolutamente importante è stato l’interesse delle aziende in un momento difficile nel quale sono scattati, a livello regionale e non solo, controlli dell’ispettorato del lavoro, NAS o NIL sui requisiti aziendali per essere considerati regolari imprese funebri o sui rapporti tra aziende e lavoratori.
Dalla cronaca è evidente che diverse imprese in tutta Italia hanno ricevuto pesanti provvedimenti sanzionatori o persino ordinanze di chiusura in quanto risultate non in regola con le attuali normative e quindi impossibilitate a garantire ai dolenti un corretto svolgimento dell’attività funebre anche in merito alla regolarità del personale in forza.
Inoltre il Presidente regionale Federcofit Abruzzo Emidio De Florentiis ha annunciato battaglia ed esposti presso le autorità competenti per richieste di congruità fiscale a coloro che, in modo aggressivo e palesemente ingannevole, promuovono e pubblicizzano servizi “low cost” inverosimili rispetto al mercato con l’unica intenzione di irretire le famiglie e successivamente applicargli tariffe ben differenti da quanto prospettato.
Associarsi a Federcofit ABRUZZO, oggi più che mai, è un’esigenza!


Di Idéfix da nl, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1818859

Appuntamento in Regione Liguria per il pasticcio di Taggia

A seguito delle segnalazioni inviate per il problema di Taggia (IM) per l’arrivo della Croce Verde con funzioni di impresa funebre, abbiamo fatto un incontro in Regione Liguria.

Abbiamo esposto il 20 Giugno all’Assessore Giovanni Berrino (lavoro, turismo e trasporti) ed in presenza di un funzionario dell’ufficio dell’Assessore alla sanità della Regione Liguria Sonia Viale tutte quelle che si potrebbero configurare come reali problematiche in caso di insediamento di una struttura no-profit sul territorio imperiese.

In presenza della nutrita rappresentanza Federcofit, unitamente a Feniof, abbiamo ottenuto la promessa che entro una decina di giorni avremmo avuto un prospetto di come intende affrontare la questione gli uffici della Regione.

Rimarremo vigili attraverso i nostri rappresentanti sul territorio e contemporaneamente provvederemo a prendere contatti con il neo sindaco di Taggia Mario Conio (lista Insieme) per metterlo al corrente della situazione che stàvedendo il territorio da Lui amministrato al centro di numerose attenzioni da parte sia dell’imprenditoria privata ed ora anche dalla Regione Liguria stessa.

Naturalmente vi terremo informati di ulteriori sviluppi in merito.


22/23 giugno: corso marketing a Milano

[conclusi: vai su FORMAZIONE per i corsi più recenti]

Il marketing, la comunicazione e le tecniche di vendita nella visione strategica dell’impresa di servizi

 

PROSSIMA TAPPA:
Milano 23/23 Giugno.

Se anche tu pensi di possedere qualcosa da condividere e di avere il valore aggiunto di aprire la tua visione del mercato, allora partecipa attivamente.

E’ il primo corso di vendita del settore riguardante solo ed esclusivamente metodologie di comunicazione con le famiglie e tecniche di vendita nella visione dell’impresa funebre.

 

Contenuti:

  • cosa è la deontologia professionale il codice etico
  • deontologia specifica per le imprese della funeraria codice europeo ed italiano
  • il sistema di marketing applicato alle onoranze funebri
  • le 4 “p” del marketing mix o leve del marketing
  • compiti del marketing mix  dirigere la domanda
  • principi della comunicazione con i dolenti a una via e a due vie
  • i 3 vettori della comunicazione verbale, non verbale, paraverbale
  • i processi di vendita nel settore funebre le 6 s
  • la vendita di relazione empatia e professionalità
  • smontare e gestire le obiezioni tecniche di gestione
  • il bravo venditore skill e competenze
  • le domande in fase di trattativa armi efficaci
  • psicologia persuasoria meccanismi di relazione
  • esercitazioni e  role play nei quali si affronteranno esempi pratici di trattativa con dolenti, situazioni limite e simulazioni di chiusura contrattuale stress test.

*  Quote di partecipazione socio € 250,00 – non socio € 700,00

**Oltre 2 iscritti per impresa -10%  Il corso è rivolto ad un numero massimo di 12 professionisti.

SONO APERTE LE ISCRIZIONI.  ORA!


Corso per operatore necroforo a Milano

La formazione professionale di Federcofit riprende con nuovi appuntamenti a Milano:

trovi tutte le informazioni sul sito Federcofit.it

clicca sulle immagini per visitare il sito Federcofit

Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione anno 2020 a Milano per: Necroforo, Addetto al trasporto, Direttore tecnico, addetto alla trattazione degli affari, Tanatoestetica.


Nuovo presidente alla guida della Federazione Italiana Cremazione.

Complimenti e auguri di buon lavoro a Mario Spadini, già presidente della Socrem di Pavia, eletto alla guida della Federazione italiana cremazione, associazione che riunisce le 77 Società di cremazione italiane."Oggi le regioni dell’Italia settentrionale e centrale hanno un buon numero di iscritti, il meridione incontra ancora alcune remore. Il mio impegno sarà quello di diffondere la nostra cultura e creare una rete tra tutte le 77 Socrem d’Italia".


Cassazione sulla divisa aziendale: se dev'essere indossata per ragioni estetiche, i lavoratori non hanno diritto allo spogliatoio per cambiarsi.

Alcuni dipendenti dell'azienda napoletana mobilità, tenuti, per contratto collettivo, ad indossare una divisa aziendale, si sono rivolti al tribunale di Napoli sostenendo che l'A.N.M. era inadempiente all'obbligo, previsto dall'art. 40 del D.P.R. n. 303/56 e della legge n. 626/94, di mettere a disposizione un numero adeguato di spogliatoi per dar loro la possibilità di arrivare in abiti civili e di indossare la divisa prima di iniziare il lavoro, hanno chiesto l'apprestamento degli spogliatoi e il risarcimento del danno. Sia il tribunale, in grado di appello, sia la corte di Napoli, hanno ritenuto la domanda priva di fondamento.

I lavoratori hanno proposto ricorso per cassazione, censurando la decisione dalla corte di Napoli per vizi di motivazione e violazione di legge. la suprema corte (sezione lavoro n. 11071 del 6 maggio 2008, pres. Miani Canevari, rel. Vidiri) ha rigettato il ricorso. il D.P.R. 19 marzo 1956 n. 303 ("norme generali per l'igiene del lavoro"), modificato dal decreto legislativo n. 626 del 19 settembre 1994 - ha ricordato la corte - prescrive all'art. 40 che "locali appositamente destinati a spogliatoi devono essere messi a disposizione dei lavoratori quando questi devono indossare indumenti di lavoro specifici e quando per ragioni di salute o di decenza non si può loro chiedere di cambiarsi in altri locali." tale norma - ha affermato la Corte - come si desume anche dalla sua collocazione, ha la finalità di garantire, attraverso la necessaria struttura, l'igiene e la sicurezza nei posti di lavoro.

L'espressione "indumenti di lavoro specifici", contenuta nel citato art. 40, nell'accezione voluta dal legislatore non può, pertanto, che fare riferimento a divise (o abiti) aventi la funzione di tutelare l'integrità fisica del lavoratore, nonché ad altri indumenti - da indossare quale componente essenziale dell'attività lavorativa in considerazione della specificità o peculiarità della sua natura - volti ad eliminare o quanto meno a ridurre i rischi ad essa connessi (ad esempio: tuta di lavoro dell'elettricista; tuta ignifuga del vigile del fuoco) o a migliorare le condizioni igieniche in cui viene a trovarsi il lavoratore nello svolgimento del suo lavoro (ad esempio, divisa dell'operatore ecologico). Deve pertanto escludersi - ha osservato la Corte - nella determinazione dall'ambito di operatività della suddetta norma, qualsiasi riferimento a divise od a forme di abbigliamento, funzionalizzate ad altre e diverse esigenze (ad esempio: divisa da indossare ai fini della sola identificazione del soggetto datoriale). Nella fattispecie in esame - ha rilevato la Cassazione - la prescrizione per il personale viaggiante dell'A.N.M. di indossare un vestiario uniforme - consistente in capi confezionati su misura per ogni singolo lavoratore, composti da una camicia, una cravatta o foulard, una giacca, un paio di pantaloni, un berretto ed un giaccone - era stata convenuta tra le parti sociali in un’ottica di recupero della qualità del servizio e dell'immagine aziendale; circostanze che fanno emergere con chiarezza l’infondatezza della domanda dei lavoratori, per avere costoro evocato a sostegno delle loro richieste una disposizione - quella appunto dell'art. 40 del D.P.R. n. 303 del 1956 - che non può, in ragione delle specifiche finalità perseguite, fungere da criterio valutativo della condotta dell'azienda.


Austria. Il tribunale di Innsbruck dichiara illegittimo il cimitero privato per le ceneri.

Un imprenditore tirolese ha progettato un cimitero privato ecosostenibile in cui le ceneri dei defunti saranno sepolte in urne biodegradabili sotto degli alberi. Questo progetto è stato però bocciato dal tribunale amministrativo di Innsbruck secondo cui la competenza per i cimiteri è esclusivamente dei Comuni per garantire continuità nella gestione. L’imprenditore si è rivolto alla Corte Costituzionale di Vienna che si dovrà pronunciare sul caso.

 

 

 

 

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Come devono essere comparati sul web i prezzi dei funerali: sentenza della Corte suprema tedesca

E’ una sentenza di aprile 2017 di particolare interesse per le imprese funebri della Germania e che farà scuola anche in altri Paesi.

Hanno deciso che il portale internet in cui vi è comparazione dei prezzi per i funerali dovrà dichiarare che le società elencate nei loro confronti pagano una commissione. In Germania, la commissione è pari, al 15-17,5% del prezzo totale che il consumatore legge sul sito web per il funerale. Il portale dovrà quindi garantire la trasparenza dei prezzi e la quota di intermediazione del broker web di funerali. Il caso è stato portato in tribunale dall’Associazione tedesca dei direttori funerari (Bundesverband Deutscher Bestatter) contro il sito www.bestattungsvergleich.de (ex www.funus.de).
Il non informare che la comparazione è solo tra prezzi di imprese funebri che pagano commissioni, è inngannevole per il consumatore perché non è chiaro che vi possono essere altre imprese funebri che forniscono a prezzi pari, inferiori o superiori un determinato funerale. E quindi la comparazione non è effettiva per il consumatore, che può essere tratto in inganno. Quindi , secondo i giudici, il portale dovrà informare i suoi clienti che elenca solo le aziende che pagano commissioni


la "Carta dei Servizi" del Crematorio di Padova

1 - PREMESSA

Il forno crematorio di Padova, sito presso il Cimitero Maggiore, è gestito da APS Opere & Servizi di Comunità Srl (APS) società del gruppo APS Holding S.p.A.

APS Holding SpA è una azienda multiservizi con oltre 800 dipendenti e diverse sedi operative. La Società, direttamente o attraverso società controllate, si occupa della gestione di servizi pubblici locali: Trasporto pubblico, parcheggi, pubblicità.

Il Gruppo APS Holding SpA opera sul territorio Padovano favorendo l’integrazione dei servizi, lo scambio di esperienze e collaborazioni con l’esterno, le alleanze strategiche con partner pubblici e privati nei settori delle telecomunicazioni della pubblicità e dei parcheggi.

Il servizio di cremazione, in particolare, è stato affidato dal Comune di Padova al fine di attuare i processi di modernizzazione e miglioramento, al fine di assicurare, in un settore tanto delicato, massima attenzione e rispetto a tutti gli interlocutori, unitamente a prestazioni di qualità che costituiscano per i familiari un sostegno concreto.

La Carta dei Servizi si inserisce in un quadro più ampio ed articolato di attenzione al Cittadino, costituendo parte fondamentale di un approccio orientato alla qualità del servizio prestato.

Essa rappresenta, infatti, uno strumento di conoscenza e partecipazione, ovvero:

  • fornisce informazioni sulla struttura e sull'organizzazione di APS, sull'espletamento dei servizi, sulle modalità con cui è possibile relazionarsi con l'azienda stessa;
  • facilita l’acquisizione di ulteriori informazioni relative alle modalità di prestazione del servizio.

2 – L’IMPIANTO DI CREMAZIONE

Il progetto nasce, oltre che come innovazione tecnologica, soprattutto come miglioria di un servizio già esistente e sempre più diffuso. Strutture all’avanguardia sono state collocate in più ampi spazi necessari a far fronte a una domanda crescente del servizio di cremazione, inteso anche come riduzione di resti inconsunti dopo la prima sepoltura. Le recenti normative sulla dispersione delle ceneri e l’affidamento delle stesse hanno contribuito a dare impulso alla realizzazione del progetto.

La costruzione è ubicata sul lato Est del cimitero maggiore di Padova, in posizione diametralmente opposta rispetto all’ingresso e dopo il dismesso impianto di cremazione.

Il fabbricato, studiato nei minimi particolare da un rinomato studio di architetti in Padova a è costituito, oltre che dalla parte impiantistica, da uffici amministrativi, locali di ricevimento e di attesa per i familiari, con un ampio spazio per la celebrazione del rituale di commiato.

Il nuovo forno è stato realizzato per contenere il dispendio energetico; è garantita la massima silenziosità grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia per la ventilazione e l’estrazione dei fumi. Parte del calore prodotto dai processi di combustione viene recuperato e trasformato in altre risorse energetiche utili per il funzionamento della struttura.

Il processo di cremazione ha una durata di circa 1 ora e 30 minuti; per i familiari è possibile effettuare il riconoscimento e assistere alle fasi che precedono la cremazione da una saletta debitamente attrezzata per la trasmissione delle immagini attraverso un video.

Sostanzialmente, il nuovo impianto ha portato maggiore qualità al servizio offerto per effetto di una funzionale organizzazione degli spazi e dei percorsi tale da garantire sempre, a familiari e dolenti, riservatezza, cortesia ed assistenza adeguate.

Anche l’aspetto operativo è di gran lunga migliorato, essendo tutta la gestione meglio organizzata dal punto di vista logistico, a partire dal ricevimento della salma fino all’estrazione delle ceneri. E’ previsto, altresì, un locale per la custodia delle salme in attesa di cremazione, all’interno di celle frigorifere idonee ad ospitare i cofani.

3 – UGUAGLIANZA E IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO

Il ricevimento del feretro, o del contenitore di resti mortali, ossa e parti anatomiche riconoscibili, è subordinato all’avvenuto ottenimento dell’autorizzazione alla cremazione.

Cremazioni di feretri o contenitori sono accolte con tempi di esecuzione commisurati alle potenzialità dell’impianto

4 – ZONE RISERVATE E ACCESSO DEI SOGGETTI SVANTAGGIATI

Il Comune di Padova assicura la disponibilità di un adeguato numero di posti di parcheggio riservati a soggetti svantaggiati e l’assenza di barriere architettoniche presso i locali accessibili al pubblico. In caso di soggetti svantaggiati che ne facciano richiesta, APS consente l’accesso con l’auto direttamente in prossimità dell’ingresso della sala del commiato.

5 – L’ACCESSIBILITÀ, LA CONTINUITÀ, LA SICUREZZA E L’EFFICACIA DEL SERVIZIO

5.1 - Orari

L’accoglienza dei servizi funebri, destinati alla cremazione, è possibile nei seguenti giorni:

da Lunedì a Venerdì 07,15 – 18,00

Sabato e prefestivi 07,15 – 14,00

Non viene effettuata l’accoglienza la domenica e nei giorni festivi.

I conferimenti di soli feretri destinati alla cremazione hanno riservato l’ingresso al lato est, se accompagnati da dolenti e/o famigliari l’accesso è dalla sala del commiato.

5.2 - Prenotazione del servizio

L’operazione di cremazione deve essere prenotata anticipatamente concordando anche l’orario di arrivo del servizio funebre o del contenitore di resti mortali, di parti anatomiche riconoscibili o di ossa.

La prenotazione deve essere effettuata recandosi direttamente agli uffici Comunali presso il Cimitero Maggiore di Padova in via del Cimitero, nei seguenti orari:

da Lunedì a Sabato ore 09.00 – 12.00 mattina

Ogni giorno, presso gli uffici del forno crematorio, è disponibile il calendario delle cremazioni programmate.

5.3 - Ricevimento

Prima di procedere al ricevimento, l’addetto al trasporto deve consegnare al personale incaricato dal Comune di Padova presso i servizi Cimiteriali, tutta la documentazione necessaria precedentemente rilasciata dagli uffici Comunali in particolare si ricorda:

  • permesso di trasporto;
  • autorizzazione alla cremazione;
  • dichiarazione di uso di cofano idoneo alla cremazione esente da cofano in zinco interno.
  • dichiarazione non presenza / asportazione pace-maker;
  • dichiarazione attestante che i feretri da riesumazione e estumulazione sono stati appositamente predisposti per la cremazione;

In caso di conferimento fuori orario di apertura dei preposti uffici Comunali, APS ritirerà la documentazione accompagnatoria del feretro, con riserva di verifica da parte dei Servizi Cimiteriali del Comune di Padova c.s.d..

Il ricevimento avviene esclusivamente nella zona riservata agli automezzi funebri posta sul retro, ove è vietato l’accesso dei dolenti.

Se viene richiesto il servizio di “Sala del Commiato”, una volta sistemato il feretro, vengono fatti accomodare familiari e dolenti al commiato all’interno della sala.

5.4 – Sala del Commiato

E’ possibile, al momento dell’arrivo all’impianto di cremazione, utilizzare la Sala del Commiato per una funzione laica o religiosa, oppure per un ultimo saluto al congiunto.

La Sala è dotata di impianto video e fonico per un eventuale accompagnamento della commemorazione.

L’utilizzo della Sala del Commiato e l’organizzazione di una particolare cerimonia sono da richiedere al momento della prenotazione della cremazione.

5.5 – Assistere alla cremazione

Al momento della prenotazione del servizio è possibile chiedere di assistere alla cremazione, da un’apposita saletta all’interno dell’edificio e tramite un apparato di video collegamento con la sala del forno crematorio.

Il feretro sarà tracciato da un adesivo identificativo (i dati saranno i medesimi della targhetta fissata sul feretro).

5.6 – Preparazione del feretro

Eventuali accessori metallici presenti nel cofano andranno rimossi prima della sua introduzione nel forno crematorio e consegnati all’IOF incaricata per la consegna. Le parti metalliche che si rinvengono all’interno del forno crematorio dopo ogni cremazione, derivanti da protesi, viti, chiodi o altro, sono separate dalle ceneri umane e avviate allo smaltimento, analogamente a ogni bene contenuto nel feretro, che abbia perso la propria identità nel processo di combustione.

5.7 – Preparazione della salma

Dovranno essere espiantati dal corpo, prima della collocazione nella bara, stimolatori cardiaci o impianti radioattivi, questi ultimi quando determinino livelli di radioattività oltre i limiti di pericolosità per la persona umana. Dell’assenza di tali apparecchiature, che possono causare danni all’impianto e all’ambiente, sarà data attestazione da parte del personale medico che rilascerà la relativa documentazione, oppure di un familiare o dell’impresa funebre incaricata del servizio, tramite dichiarazione scritta, che ne risponderà, anche civilmente, nei confronti di APS.

6 – PROCEDURE A GARANZIA DELLA TRACCIABILITÀ

L’intero impianto è stato concepito al fine di ridurre al minimo i fattori di rischio imputabili all’errore umano, dal ricevimento del feretro alla riconsegna dell’urna cineraria, vincolando i processi a una tracciabilità che registri “chi fa cosa e quando” con appositi badge e adesivi identificativi con tag) RFID (13,56 MHz).

I feretri destinati a cremazione devono giungere presso l’impianto muniti di targhetta identificativa della salma. Prima della cremazione, la targhetta di riconoscimento fissata sul cofano viene tolta per essere riconsegnata assieme all’urna delle ceneri e viene collocato a lato del portellone d’inserimento il badge tag identificativo del feretro.

L’addetto alla cremazione, prima di estrarre le ceneri sposta il badge nell’apposita tasca sul lato del portellone inferiore da dove successivamente recupererà le ceneri.

All’atto della rimozione dal forno della cassetta contenente le ceneri raffreddate il badge identificativo viene prelevato dalla tasca.

Ceneri e badge identificativo vengono preparate per il confezionamento; il badge identificativo viene riposto nella tasca dell’apparato

Completata l’operazione le ceneri vengono deposte nell’urna.

Il badge viene inserito assieme alle ceneri sull’urna fornita e la targhetta identificativa del feretro viene applicata all’urna precedentemente etichettata con tag adesivo. In caso contrario, la targhetta identificativa viene consegnata alla persona incaricata al ritiro insieme all’urna e agli accessori metallici del cofano.

6.1 - Interventi di manutenzione

Nel caso di fermo dell’impianto per operazioni di manutenzione ordinaria programmata, APS provvede a darne comunicazione ai Servizi Cimiteriali del Comune di Padova, almeno 5 giorni lavorativi precedenti.

Nel caso di operazioni di manutenzione straordinaria o per esigenze non prevedibili, il termine può essere ridotto e, per quanto possibile, è data comunicazione diretta ai soggetti che risultino coinvolti dal fermo dell’impianto.

6.2 - Il personale

APS assicura che vengano adottate tutte le misure di sicurezza previste.

La sicurezza degli operatori è garantita da alcune salvaguardie certificate a corredo degli impianti:

  • blocco dei bruciatori durante la fase di introduzione del feretro;
  • pulsante generale di sicurezza per il blocco di tutte le operazioni in caso di emergenza;
  • aspiratore fumi in depressione evitando la dispersione in ambienti di lavoro;
  • serranda by-pass fumi diretta al camino in caso di malfunzionamento dei componenti dell’impianto relativi alla depurazione fumi.

APS, inoltre, assicura un piano periodico di formazione per il personale.

I soggetti esterni, quali dolenti, partecipanti alle cerimonie, personale di aziende incaricate dai familiari, possono accedere unicamente alle aree aperte al pubblico e devono tenere comportamenti tali da non esporre se stessi o altri a rischi.

6.3 - Tempi

Le operazioni di cremazione hanno luogo di norma entro 4 giorni lavorativi dal ricevimento del feretro. In caso di cremazione di resti mortali, di parti anatomiche riconoscibili o di ossa, il termine è stabilito secondo la disponibilità e nei termini concordati al momento della prenotazione.

6.4 - Consegna dell’urna

L’urna contenente le ceneri è consegnata alla persona che ne ha titolo (indicata sul modulo prenotazione cremazione) a partire dal giorno lavorativo successivo a quello della cremazione.

L’incaricato al ritiro si deve presentare presso la Sala del Commiato il giorno/ora concordato e sottoscrivere il verbale di consegna ceneri. In caso di impossibilità, l’incaricato può delegare un’altra persona al ritiro nei modi previsti per Legge. In ogni caso, la documentazione rilasciata dai Servizi Cimiteriali, unitamente ad un documento di identità, devono essere esibiti agli addetti APS per poter ritirare l’urna.

7 – CONDIZIONI DEL RAPPORTO CONTRATTUALE

7.1 - Tariffe

La tariffa per la cremazione fissata dal Comune di Padova e allo stesso corrisposta, comprende le seguenti prestazioni:

  • ricevimento del feretro o del contenitore negli ambienti del crematorio/sala del commiato ed il trasporto fino al forno crematorio;
  • processo di combustione per la durata occorrente;
  • raccolta delle ceneri, con separazione di eventuali parti metalliche residue;
  • polverizzazione delle ceneri;
  • collocamento delle ceneri in un’urna “standard” di materiale idoneo, adeguatamente sigillata, riportante all’esterno nome, cognome, data di nascita e di morte del defunto;
  • adempimenti amministrativi necessari;
  • consegna delle ceneri presso gli uffici della sala del commiato.

I familiari possono decidere di non utilizzare per il contenimento delle ceneri l’urna cineraria fornita dal Comune di Padova, sostituendola con altra a propria cura e spese, purché idonea e sufficientemente capiente per l’utilizzo.

Se l’urna conferita dall’impresa funebre risultasse non sufficientemente capiente per contenere le ceneri, l’operatore del forno crematorio deve sostituire l’urna con quella “standard” o altro contenitore apposito e avvertire quanto prima gli uffici Cimiteriali che contatteranno l’impresa funebre.

Se viene usato un contenitore diverso dall’urna, questo deve:

  • essere sigillato;
  • riportare la targhetta di materiale inossidabile e non alterabile, con inciso il nome e il cognome e la data di nascita e di morte del defunto;
  • riportare il sigillo del Comune di Padova che ne certifica l’avvenuta chiusura;

7.2 - Garanzia di informazione

Le informazioni sono rese disponibili:

  • presso la sala del commiato;
  • presso gli uffici Cimiteriali del Comune di Padova;

Costituiscono oggetto dell’informazione anche i risultati dei controlli periodici sulle emissioni, i quali sono resi pubblici sul sito internet www.apsopere.it, entro 15 giorni lavorativi da quando APS ne avrà la disponibilità. Sono oggetto di tale informazione gli ultimi 3 risultati dei controlli periodici, fermo restando che quelli antecedenti sono sempre accessibili su richiesta.

7.3 - Rilevazione del grado di soddisfazione del servizio

APS istituisce una modalità sistematica di rilevazione del grado di soddisfazione del servizio, mettendo a disposizione un apposito questionario allegato alla presente “Carta del Servizio”.

Il questionario è reperibile inoltre attraverso il sito internet www.apsopere.it

La compilazione dei questionari è libera ed è effettuata in modo anonimo.

7.4 - Reclami e segnalazioni

I richiedenti il servizio possono presentare eventuali reclami sul funzionamento dell’impianto avvalendosi dell’apposito modulo allegato alla presente “Carta del Servizio” o reperibile anche presso l’impianto di cremazione, oppure scaricabile dal sito internet www.apsopere.it

Agli eventuali reclami verrà data risposta entro 20 giorni lavorativi dalla loro ricezione.

APS in quanto gestore dell’impianto di cremazione presenta al Comune di Padova:

  • la segnalazione tempestiva di eventuali difformità gravi alla “Carta dei Servizi” che possano avere riflessi sulla pubblica opinione o arrecare un significativo danno d’immagine al servizio;
  • il quadro riepilogativo annuale di cui al punto precedente e una relazione contenente le proposte di miglioramento del servizio per l’anno successivo

8 – VALIDITÀ

La presente “Carta dei Servizi” ha validità dal momento di pubblicazione.

Eventuali revisioni della “Carta dei Servizi” sono tempestivamente portate a conoscenza dei Clienti attraverso idonei strumenti informativi.